Droga, la stretta di Salvini: «Raddoppiare le pene e stop alla modica quantità»
L'urgenza è dettata dai fatti di Porto Recanati in cui due genitori hanno perso la vita e due figli sono rimasti feriti dopo lo scontro con un'auto guidata da un uomo di origini marocchine sotto l'effetto di stupefacenti. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini cavalca l'onda e fa di questa la sua prossima battaglia.
«È un episodio pazzesco». Commenta il titolare del Viminale. «Un papà e una mamma sono morti perché hanno incrociato lo stronzo sbagliato: un tossico ubriaco, senza patente né assicurazione. Mi domando cosa ci facesse a spasso, non è possibile».
Salvini sottolinea il coinvolgimento dell'uomo in un reato di droga – una partita da 225 kg, a suo dire – e il fatto che fosse a piede libero. Da qui il pugno di ferro contro gli stupefacenti, con l'innalzamento delle pene detentive ed economiche e l'eliminazione del concetto di modica quantità: «Se ti becco vai subito in galera», spiega il vicepremier leghista.
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Sono queste, in sostanza, le novità dell'ultimo disegno di legge firmato Lega. E sul tema potrebbe aprirsi l'ennesima spaccatura con gli alleati di governo M5s, tanto che il ministro dell'Interno ha riconosciuto subito la presenza di «sensibilità diverse», ragion per cui non sarebbe stato usato lo strumento del decreto. E infatti, neppure un mese fa, il senatore M5s Matteo Mantero aveva presentato un ddl per legalizzare la vendita della cannabis.
«Ma l'obiettivo, in questo caso – evidenzia Salvini – è quello di salvare vite, dopodiché so che da parte dei 5 Stelle ci sono proposte per legalizzare alcune droghe». «Ma questo è un altro discorso – ribadisce il vicepremier – si tratta di togliere dalle strade persone che sono bombe umane».
Il testo della proposta di legge prevede l'arresto obbligatorio in flagranza per i reati riguardanti sostanze stupefacenti. Soprattutto, la Lega propone di eliminare la clausola di salvezza per le «fattispecie di lieve entità». Quanto alla pena detentiva, aumentano i minimi e i massimi per la produzione, il traffico e la detenzione di sostanze stupefacenti o psicotrope di lieve entità: «da sei mesi a quattro anni» diventa «da tre anni a sei anni».
Analogamente, se ora la multa è compresa tra i 1.032 e i 10.329 euro, col nuovo provvedimento potrebbe essere dai 5mila ai 20mila euro. Il ddl inserisce anche la confisca obbligatoria del veicolo per chi viene trovato alla guida sotto l'effetto di stupefacenti (articolo 3).
Sulla linea già annunciata dal ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana, il ddl sopprime i commi 5-bis e 5-ter dell'articolo 73 «recanti il trattamento dei reati commessi da persone tossicodipendenti», sarebbe a dire gli sconti di pena e la possibilità di estinguere la condanna con lavori di pubblica utilità invece che con le classiche pene detentive e pecuniarie in caso di produzione, traffico e detenzione di «lieve entità» di stupefacenti.
Infine, l'articolo 4 del ddl introduce la sanzione amministrativa della «revoca definitiva della patente in relazione ai gravi fatti di cui all'articolo 73 del testo unico degli stupefacenti», o comunque disciplina «la sospensione della patente già dopo la sentenza di condanna in primo grado».