«È sfruttamento della prostituzione se escort volontarie?»: sul caso Tarantini-Berlusconi deciderà la Consulta
Mentre nei giorni scorsi il vicepremier Matteo Salvini tornava a parlare di modifica della legge Merlin e riapertura delle case chiuse, i giudici della Corte Costituzionale venivano chiamati a discutere la questione relativa alla incostituzionalità della stessa legge. Il dubbio sulla costituzionalità è stato sollevato dai difensori di alcuni imputati nel processo sulle escort portate (tra il 2008 e il 2009) dall’imprenditore Gianpaolo Tarantini nelle residenze estive dell’ex presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi.
La decisione della Consulta
La Consulta dovrà valutare l’incostituzionalità della legge nella parte in cui punisce chi recluta ragazze che liberamente hanno scelto di prostituirsi. Contro tale ipotesi si sono costituite in giudizio otto associazioni femministe e la presidenza del Consiglio dei ministri. In attesa che la Corte costituzionale si pronunci sulla questione, a Bari è stato sospeso il processo d’Appello nei confronti dei quattro imputati già condannati in primo grado per reclutamento e favoreggiamento della prostituzione. Gianpaolo Tarantini, che avrebbe portato 26 giovani donne ed escort, affinché si prostituissero, al leader di Forza Italia; Sabina Began, “l’ape regina” dei party berlusconiani, Massimiliano Verdoscia e il pr milanese Peter Faraone, entrambi amici di “Gianpi”.
Il processo sospeso a Bari
Sull’ipotesi che Berlusconi abbia pagato Tarantini perché mentisse ai pm baresi che indagavano sulle escort, pende dinanzi al Tribunale di Bari un altro processo a carico dell’ex premier, imputato per induzione a rendere false dichiarazioni all’autorità giudiziaria. Il processo inizierà il prossimo 17 giugno, rinviato su richiesta della difesa di Berlusconi a dopo le elezioni europee. La vicenda era tornata agli onori della cronaca già nel corso del 2018 quando uscì nelle sale cinematografiche Loro, il film in due parti di Paolo Sorrentino, con Tony Servillo nel ruolo di Silvio Berlusconi e quello Riccardo Scamarcio in quello di Sergio Morra, personaggio ispirato a Tarantini. La pellicola mostra l’ascesa di Morra all’interno della “corte” berlusconiana attraverso la promozione del suo esercito di escort.