Il parroco riceve un’offerta «solo per italiani». La risposta: «Se la può riprendere»
Al telefono don Gino Cicutto non vuole parlare. «Non le dico niente, vada a guardare il foglio parrocchiale del 3 marzo». E attacca. Lì in effetti troviamo tutta la storia. Poche righe intitolate: «La carità vera»: «Qualche giorno fa – scrive don Cicutto - ho trovato nella cassetta della Caritas una busta contenente un’offerta per i poveri. Quanto era scritto sulla busta mi ha profondamente amareggiato e umiliato. C’era scritto: “Pro anziani, malati, al freddo o alla fame, italiani da sempre, in primis! Gli stranieri per ultimi!”». Prima gli italiani: lo slogan delle destre è arrivato anche in Chiesa.
«Queste parole – scrive don Cicutto - ripropongono slogan che siamo abituati a sentire, ma non hanno niente a che fare con la fede e la vita cristiana che considera i più poveri tra i primi, senza guardare il colore della pelle o la provenienza. La persona che ha scritto queste parole deve interrogarsi seriamente sul suo essere cristiano e se non è d’accordo su quello che è la vera carità, può passare per la canonica a riprendersi la sua “offerta”; eventualmente può consegnarla a chi la pensa come lui, ma non deporla davanti al Signore».