L’onorevole Lorenzoni (M5S) e il post sulle primarie Pd: «Più che ai gazebo stanno ai domiciliari»
All'onorevole Gabriele Lorenzonidel Movimento 5 Stelle l'affluenza, inaspettatamente alta, alle primarie del Partito Democratico non deve essere andata giù. Il giovane parlamentare, nato nel 1987, eletto nel collegio plurinominale Lazio2,hacommentato il risultato della consultazionecon un riferimento polemicoalla vicenda processuale che coinvolge i genitori dell'ex premier Matteo Renzi.Si legge nel post, in forma di card su sfondo nero, pubblicatoattorno alle 22 del 3 marzo:«1,8 milioni ai gazebo per gli organizzatori? Per la Questura? Più che ai gazebo stanno ai domiciliari». A conclusione, una faccina in lacrime dalle risate.
Qualcuno però fa notare a Lorenzoniche il suo commento non è molto appropriato, soprattutto se arriva da un parlamentare della Repubblica. Così l'onorevole decide di cambiarne il contenuto, eliminando il riferimento alla vicenda dei coniugi Renzi. Il bersaglio, nella nuova versione, non è più il casogiudiziario, ma il contributo di 2 euro che il Pd chiede per coprire le spese di organizzazione delle primarie.
L'ironia di Lorenzoni, opportuna omeno, visto il ruolo istituzionale che ricopre, rischia però di rivelarsi un boomerang. Ilparlamentare del M5Srisulta essere stato eletto nel collegio plurinominale, quindi nel listino bloccato, e aver avuto diritto e accesso alla candidatura (secondo naturalmente irispettabilissimi criteri di selezione della classe dirigente del Movimento) con 68 preferenze sulla piattaforma Rousseau.