Manuel Bortuzzo, un mese dopo. «In quel momento ho pensato che dovevo dirle di amarla»
È passato un mese da quel giorno in cui Manuel Mateo Bortuzzo, il 19enne talento del nuoto, è stato colpito da un proiettile fuori da un pub di Roma nel quartiere di Axa. È lo stesso Manuel – che nel frattempo ha cominciato la riabilitazione: è costretto su una sedia a rotelle e spera (i medici tendono purtroppo ad escluderlo) di ricominciare a camminare– a ricordarlo con una story su Instagram.E il pensiero, tornando agli spari e a quella terribile notte, va allasuafidanzata Martina.
«Tra poche ore sarà un mese esatto dall'accaduto. Ciò che voglio ricordare è quell'attimo in cui sono caduto a terra, un attimo prima di non ricordare più nulla, quel momento in cui cercavo di pensare a tutte le cose che non sono riuscito a fare nella mia vita. Ma non ci riuscivo. Il mio unico pensiero era "ora o mai più, lo deve sapere"'. Ed è li a terra che ho preso il suo viso nelle mie mani e le ho detto per la prima volta 'ti amo'. Per me il 3 febbraio è stato questo». Nel frattempo, la Federazione Italiana Nuoto ha aperto sul suo sito il fondo Give #TUTTICONMANUEL, una campagna di crowdfunding perprovvedere alle necessità di Manuel Bortuzzoe sostenere il suo percorso diriabilitazione.