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Entra Zingaretti esce Renzi: risultati (quasi) identici, per due candidati opposti

Il governatore della regione Lazio diventa segretario del Pd con risultati simili a quelli ottenuti da Matteo Renzi solo due anni fa. Anche se i dati non sono ancora definitivi, regione per regione, i numeri della trasformazione del consenso all'interno del Partito democratico

Alle primarie del Partito democratico Nicola Zingaretti ha trionfato in tutte le regioni italiane. Non è riuscito a superare il risultato di Matteo Renzi alle primarie del 2017, ma c'è andato molto vicino. Il giorno prima delle consultazioni ai gazebo nessuno avrebbe neppure pensato che una sfida Renzi 2017-Zingaretti 2019 fosse ipotizzabile.

Ancora all'indomani del referendum del 4 dicembre 2016, Renzi era l'indiscusso padrone del Partito Democratico. Oggi è Zingaretti a essere consacrato a quel ruolo, con numeri simili, con un peso simile. Sono appunto i numeri, meglio di qualsiasi analisi, a spiegarci cosa è cambiato nel Pd.

Le primarie del 2017

Alle primarie del 30 aprile del 2017 votarono ai gazebo 1.838.938 elettori. In lizza per la segreteria del Partito democratico correvano Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano. Renzi vinse con il 69,17% dei voti (pari a 1.257.091), secondo fu Orlando con il 19,96% (362.691), terzo Emiliano con il 10,87% (197.630).

Per quanto riguarda la distribuzione dei seggi all'Assemblea nazionale, il parlamentino interno al Pd che elegge il segretario, l'ex premier raggiunse abbondantemente la maggioranza assoluta dei componenti (700), mentre Orlando e Emiliano conquistarono rispettivamente 212 e 88 delegati.

I risultati del 2019

Secondo gli ultimi dati diffusi dal Partito democratico, non ancora definitivi, al 93% dei seggi scrutinati, Nicola Zingaretti ha ottenuto un risultato tra il 66 e il 67%, Maurizio Martina tra il 22,5 e il 23% e Roberto Giachetti tra il 12,5 e 13%. Appare evidente come questi risultati siano sovrapponibili a quelli del 2017, con ruoli però invertiti.

Al di là delle personalità dei candidati, delle loro specifiche peculiarità, già il dato nazionale, provvisorio, ma ampiamente consolidato ci dice che è avvenuta una sostituzione. Ecco un confronto tra i risultati di Matteo Renzi (2017) e quelli di Nicola Zingaretti (2019) regione per regione.

Valle d'Aosta

Renzi (2017): 1.350 – 71,81%

Zingaretti (2019): 62,2%

Piemonte

Renzi (2017): 65.322 – 73,48%

Zingaretti (2019): ​​​​​​66,9%*

Liguria

Renzi (2017): 30.739 – 64,49%

Zingaretti (2019): 30.571 – 69,2%

Lombardia

Renzi (2017): 172.546 – 76,65%

Zingaretti (2019): 145.029 – 65,12%

Trentino Alto adige

Renzi (2017): 10.232 – 74,4 %

Zingaretti (2019): 65,9%*

Veneto

Renzi (2017): 63.019 – 73,15%

Zingaretti (2019): 67,8%*

Fiulia Venezia Giulia

Renzi (2017): 17.025 – 66,97%

Zingaretti (2019): 17.692 – 71,4%

Toscana

Renzi (2017): 165.862 – 79,12%

Zingaretti (2019): 98.720 – 61,7%

Emilia Romagna

Renzi (2017): 158.899 – 74,04%

Zingaretti (2019): 131.123 – 70,7%

Marche

Renzi (2017): 36.849 – 78,65%

Zingaretti (2019): 64,1%*

Umbria

Renzi (2017): 32.458 – 80,89%

Zingaretti (2019): 19.295 – 62,8%

Lazio

Renzi (2017): 121.195 – 70,32%

Zingaretti (2019): 131.215 – 70,70%

Abruzzo

Renzi (2017): 24.689 – 63,61%

Zingaretti (2019): 18.403 – 63,8%

Molise

Renzi (2017): 7.475 – 63,69%

Zingaretti (2019): dato non arrivato

Campania

Renzi (2017): 106.034 – 68,21%

Zingaretti (2019): 48,6%*

Basilicata

Renzi (2017): 24.792 – 62,32%

Zingaretti (2019): 7907 – 50,5%

Puglia

Renzi (2017): 53.233 – 35,32%

Zingaretti (2019): 68,6%*

Calabria

Renzi (2017): 58.662 – 72,84%

Zingaretti (2019): 62,6%*

Sicilia

Renzi (2017): 68.47 – 661,19%

Zingaretti (2019): 64%*

Sardegna

Renzi (2017): 31.546 – 71,12%

Zingaretti (2019): (86,5%)

Estero

Renzi (2017): 6.688 – 58,16%

Zingaretti (2019): 57,4%*

*Dato provvisorio

I dati regionali sono stati raccolti da YouTrend.

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