Il preside della scuola di Zingaretti: «Ah perché ha pure studiato?»
All'Istituto «De Amicis» di Roma, storica scuola secondaria tecnica nel quartiere Testaccio, nessuno ricorda Nicola Zingaretti come studente. A cominciare dagli operatori scolastici che sorvegliano l'entrata della scuola, seduti dietro una cattedra: «Davvero Zingaretti ha studiato qui?».
Open ha raccontato tutta la polemica che ha accompagnato la giornata delle primarie e quelle successive, partendo dal post di Mario Adinolfi che ipotizzava che il nuovo segretario del Pd avesse appena la terza media. Lui ha detto di aver frequentato l'istituto tecnico di Testaccio, e di aver cominciato l'università, salvo poi abbandonare gli studi prima della laurea.
I bidelli del «De Amicis», però, di questa storia non sanno nulla. Né ricordano lo studente Zingaretti. Se poi si va verso la sala docenti, sempre al piano terra, poco prima dell'ingresso ci sono tre professori che confabulano tra loro, l'argomento di punta è la Roma. «Siamo tre dei più vecchi qui dentro», dicono col sorriso.
Alla domanda se Zingaretti sia stato o meno un loro studente della sezione odontotecnica – ricordiamo che il De Amicis è un istituto professionale, diviso in più settori – si guardano tra loro, spaesati: «Non saprei dire, ma non ho memoria di un ragazzo con questo nome».
Allora saliamo al primo piano, per andare in segreteria studenti e capire se esiste un attestato di frequenza che certifichi il diploma del neo segretario del Pd. Incontriamo un addetto alla segreteria che ci accompagna verso la presidenza, e che nel frattempo si mostra entusiasta: «Non sapevo studiasse qui! Potremmo fare una ricerca negli archivi»
Non così il dirigente scolastico che invece è categorico. Nell'ufficio della presidenza ci accoglie Massimo Quercia, che piazza una battuta al vetriolo: «Perché il fratello dell'attore ha pure studiato?». Gli confermiamo che sì, ha studiato e proprio nell'istituto che lui dirige.
«È pleonastico ed anapodittico che io le faccia presente questo. Dovrebbe saperlo anche lei che un attestato di frequenza lo potrei rilasciare solo a Zingaretti in persona, se venisse qui e ne facesse richiesta». E aggiunge che non darebbe alcuna informazione in merito allo studente Zingaretti, neanche se fossimo un premio Pulitzer.
Usciti da scuola, intercettiamo per caso un altro professore, ormai in pensione. Gli chiediamo se sappia nulla di Zingaretti: «No, mai sentito».