«Lei era metà etiope, metà italiana». Lodo Guenzi insultato dai razzisti per «Niente di speciale»
«E sai dirmi che mi ami ma solo finché / Non si esce dall’ascensore / Eppure lo senti anche tu / Che abbiamo fatto / Lo stesso errore». La musa che ha ispirato queste parole, tratte da Niente di speciale, uno dei brani più apprezzati de Lo Stato Sociale, è «metà etiope, metà italiana». Lodo Guenzi, fondatore e cantante della band, ha rivelato questo retroscena in un post su Instagram: «Abitava in un monolocale da 35 metri quadri, e ad aprire la porta scappava questa piccola gatta bianchissima, ancora più bianca tra le sue braccia». La maggior parte dei commenti sono stati positivi. Ma non sono mancati insulti razzisti – «ora la canzone è meno speciale» – e battibecchi tra chi sostiene Guenzi e chi Salvini: «Voi sinistrosi dovreste saperlo bene – scrive un utente (probabilmente un troll) – se la pensiamo come voi allora ok, altrimenti dobbiamo metterci il tappo! Eh no! Voi tenetevi gli influencer che noi ci teniamo il capitano». Guenzi ha risposto con un altro post, in cui ha invitato i razzisti a non seguire la pagina: «Ho scritto la storia di Niente di speciale. Mi sono ritrovato con della merda razzista sotto al post. Voglio cogliere l’occasione per chiedere a qualunque razzista di non avere a che fare con me. Se lo siete non ascoltateci in streaming, non comprate i nostri dischi, non venite ai nostri concerti, non votateci a Sanremo, non votate una mia band ad x factor, non mettetemi cuori, like, segui, non scrivetemi, non citatemi, non vogliatemi bene, fate altro, andate altrove, ciao e buona vita».