La vignetta «killer» di Vauro su legittima difesa e selfie e la tentazione di Salvini
Matteo Salvini contro Vauro. Nella mattinata del 7 marzo, il ministro dell’Interno ha annunciato via Twitter l’intenzione di querelare il vignettista del Fatto Quotidiano per una vignetta sulla legittima difesa. «Nuova legge sulla legittima difesa. Selfie fatale. Quando scambiò la pistola per il telefonino», si legge nell’immagine accompagnata dal disegno di un Matteo Salvini in divisa da poliziotto che si spara in fronte. Non è piaciuta affatto il lavoro di Vauro al ministro dell’Interno, che ha deciso di rilanciare la vignetta su Twitter scrivendo: «E poi è Salvini che “semina odio”… Querela per il signor Vauro, che dite? E, alla faccia dei sinistri, buona giornata Amici». Non è la prima volta che Matteo Salvini diventa il protagonista di una vignetta di Vauro. Nel novembre del 2018, per esempio, sul Fatto Quotidiano apparve un’immagine che ritraeva il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro dell’Interno e il vicepremier Luigi Di Maio impegnati a scrivere la lettera di risposta alle contestazioni di Bruxelles relative alla manovra finanziaria. Nella vignetta l’esponente pentastellato dice: «Allora scrivi: Maalox!», «Eallorailpiddì?!», «Rosicate!», «Infami sciacalli», mentre Salvini risponde loro con una serie di motti di Benito Mussolini: «No, meglio: me ne frego!», «Tireremo dritto!», «Molti nemici, molto onore» e, infine, «Eia, Eia, Alalà!».