Brexit, l’avvertimento di Theresa May: «Se l’accordo fallisce, non usciremo mai dall’Ue»
L'accordo sulla Brexit tornerà alla Camera dei comuni il prossimo 12 marzo. Ma sul voto Theresa Maynon ha nascosto le sue preoccupazioni: «Nessuno sa cosa potrebbe succedere», ha affermato la premier britannica durante un discorso in una fabbrica nella città di Grimsby. Il primo ministro si è rivolto soprattuttoai deputati della brexiter: «La scelta di martedì è cruciale»,ha ammonito, aggiungendo: «Se ildealdovesse essere rigettato, nessuno sa cosa potrà succedere: potremmo non uscire dall'Ue per molti mesi, potremmo uscire senza le protezioni che l'accordo prevede opotremmo non uscire del tutto».
Le parole della premier
Durante il discorso, Theresa May ha alternato gli appelli ai deputati britannici a quelli nei confronti dei partner dell'Ue: sollecitando i primi a un (al momento improbabile, ndr) voto di ratifica favorevole e i secondi a fare concessioni sul controverso backstop irlandese, ovvero l'assicurazione, in caso di mancatoaccordo, di non avere un confine rigido tra Eire e Irlanda del Nord.
«Tutti – ha detto- voglionoche si arrivi presto a un accordo,che si possa andare oltre le polemiche e le asprezze del dibattito per uscire dall'Ue come un Paese unito e pronto a fare del suo futuro un successo».La premier ha sottolineato che i contatti con Bruxelles proseguiranno anche nel weekend, non senza tornare a invocare ulteriori rassicurazioni sul backstop ed evidenziare come l'atteggiamento dei 27 Paesi Uenei prossimi giorni sia destinato ad avere «un grande impatto sull'esito del voto»del 12 marzo.
Lo scontro con l'Ue
Mancano tre settimane alla data di uscita fissata per il 29 marzo e le relazioni tra Westminster e l'Unione europeasi fanno sempre più tese. Proprio nel pomeriggioè stata convocata una riunione dei 27 ambasciatori, ma non è ancora chiaro se e quando il ministro per la Brexit Stephen Barclay e dall'attorney general Geoffrey Cox, o la premier britannica Theresa Maysaranno a Bruxelles.