La ragazza di «Meglio buonista e puttana che fascista e salviniana» querela tutti gli haters
Pioggia di querele nei confronti di chi negli ultimi giorni ha insultato pesantemente via social Giulia Viola Pacilli, la studentessa di 22 anni che sabato scorso ha sfilato alla marcia antirazzista di Milano mostrando un cartello contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Meglio buonista e puttana che fascista e salviniana». Ad annunciare la decisione, dopo giorni di offese e attacchi, il legale della giovane.
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A due giorni dalla manifestazione, Giulia si era ritrovata esposta pubblicamente sulla pagina ufficiale del vicepremier leghista che aveva commentato: «Che gentil donna». Da quel momento, la ragazza è divenuta un bersaglio facile – e fragile – degli haters su Facebook, specie dei fan del «Capitano», che si sono scatenati contro di lei senza alcuno scrupolo. «Difficile arrivare a una denuncia nei confronti del ministro – ha spiegato l’avvocato della giovane – perché i messaggi di insulti sono arrivati sulla pagina della ragazza».
La gogna innescata dal post
Secondo il legale, l’errore del vicepremier leghista è stato quello di esporre la 22enne al pubblico giudizio tanta è stata la quota di attenzione che si è venuta a creare intorno al suo gesto: «Quel post ha funzionato da catapulta per gli odiatori del web, incoraggiando gli insulti. Solo che – ha proseguito l’avvocato – il ministro ha commentato con una frase non lesiva e quindi non ci sono i presupposti della diffamazione». Ad ogni modo, la giovane e il suo legale sono intenzionati a portare avanti l’azione legale nei confronti di chi le ha indirizzato insulti e offese pesanti.
Giuliaha raccolto una gran quantità di messaggi diffamatori per i quali è decisa a denunciare gli autori che saranno individuati dalla polizia postale tramite l’indirizzo IP. Dopo di che partiranno le querele. Da evidenziare nella denuncia, secondo il legale, è il fatto che «il ministro dell’Interno non abbia fatto nulla per fermare o evitare la situazione». Ad annunciare querela nei confronti di Matteo Salvini anche l’autore dello scatto originale, Luca Cortese, il fotografo milanese che aveva ripreso Giulia durante “People“.
La testimonianza di Giulia durante #LottoMarzo
Ieri, al corteo dell’8 marzo a Milano, Giulia Viola Pacilli ha preso la parola dal carro degli organizzatori e ha raccontato degli insulti e delle minacce che le continuano ad arrivare da giorni, dopo che la sua foto è stata rilanciata sulla pagina Facebook di Salvini. Uno tra tutti: «Non ti devi riprodurre, come donna mi vergogno, la vera donna sta con il capitano. Un uomo non ti vorrebbe nemmeno gratis. Brutta cessa tricheca. Solo un disperato pagherebbe».