Incidente Ethiopian Airlines, il superstite: «Ho perso il volo per due minuti»
Doveva salire sull’aereo della Ethiopian Airlines che da Addis Abeba era diretto a Nairobi e che nella mattinata del 10 marzo è caduto: 157 i morti, tra cui 8 italiani. Antonis Mavropoulos, però, quell’aereo l’ha perso e svariate ore dopo la diffusione della notizia del tragico incidente ha raccontato su Facebook la fortuita coincidenza.
«Stavo correndo per prendere il volo per Addis Abeba – Nairobi, che si è schiantato 6 minuti dopo il decollo, ed ero molto nervoso perché non c’era nessuno che mi aiutasse a sbrigarmi. L’ho perso per due minuti. Quando sono arrivato, l’imbarco era già stato chiuso e ho visto gli ultimi passeggeri entrare nel tunnel. Ho urlato chiedendo di farmi passare, ma non me l’hanno permesso. Il volo l’ho perso perché non avevo imbarcato una valigia (altrimenti mi avrebbero aspettato per 10-15 minuti o più, ma imbarcare una valigia avrebbe fatto perdere almeno 40 minuti)», ha raccontato Antonis.
«Il personale dell’aeroporto, a quel punto, gentilmente mi ha permesso di salire sul volo successivo, che sarebbe partito alle 11.20, e scusandosi per il disagio mi ha trasferito in una bella lounge per l’attesa. Alle 10.50, però, due agenti mi hanno informato che per motivi di sicurezza non sarebbe stato permesso il mio imbarco su quel volo. Ho protestato, ma gli agenti sono stati irremovibili.
Quando sono arrivato davanti alla direzione dell’aeroporto mi hanno fatto capire che, grazie a Dio, non avrei dovuto protestare per il mancato imbarco: ero l’unico passeggero che non era salito sul volo 302 ed era questo il motivo per cui non potevano lasciarmi andare, non prima di aver capito chi fossi e perché non avevo fatto in tempo a imbarcarmi sul volo», ha proseguito Mavropoulos.
«Ho sentito il terreno mancarmi sotto i piedi, ma sono ritornato in me in pochi secondi perché ho pensato che era successo qualcosa. Ho appreso poi via sms che il volo sul quale avrei dovuto inizialmente trovarmi si era schiantato. A quel punto ho preso il cellulare e ho immediatamente contattato i miei cari per far sapere loro che non ero salito a bordo di quel volo per una serie di coincidenze ed è stato in quel momento che mi sono reso conto di quanto fossi stato fortunato. Questo post l’ho scritto per gestire il mio shock», ha concluso Antonis.