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Torri del degrado, la «ruspa» di Salvini arriva nella Bergamasca

11 Marzo 2019 - 21:57 Chiara Piselli
«Anche a Zingonia la pacchia è finita», ha detto il ministro dell'Interno al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Bergamo, l’ultimo prima del via ai lavori di abbattimento delle torri «Anna» e «Athena», dove avevano trovato abusivamente rifugio molti migranti. Per la demolizione occorreranno 280 giorni

«Questi erano palazzi dello spaccio, del degrado, della prostituzione, del furto, della criminalità, del caos». Così il ministro dell'Interno esordisce nel video in cui annuncia l'abbattimento delle sei torri di Zingonia, comunemente note come «torri del degrado». Siamo in provincia di Bergamo, culla della Lega. «Anche qui la pacchia è finita» è il messaggio chiaro, più volte ribadito dal ministro e accompagnato dal consueto motto: «Dalle parole ai fatti».

Il via libera alla demolizione, più volte annunciato dal vicepremier leghista, è arrivato durante il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Bergamo, l’ultimo prima della cantierizzazione per i lavori di abbattimento delle sei torri, delle due categorie «Anna» e «Athena», dove avevano trovato abusivamente rifugio molti migranti.

Salvini tornerà a Zingonia il 25 marzo per le operazioni di demolizione e bonifica. «I grattacieli saranno rasi al suolo», assicura il ministro durante il suo piccolo tour tra cumuli di rifiuti, elettrodomestici abbandonati e carcasse d'auto. «Entro la primavera, questi spazi torneranno a nuova vita, a disposizione di persone normali».

«Spero di riuscire ad avere la fortuna e l'onore di dare il primo colpo di piccone assieme al sindaco», afferma Salvini con evidente entusiasmo per l'avvicinarsi dell'inizio dei lavori fissato per il 25 marzo. Un progetto di riqualificazione di tutta l'area che – da tabella di marcia – dovrebbe poi concludersi nel giro di 280 giorni.

«Ci sarà una rinascita dell'area che verrà restituita a famiglie, studenti, lavoratori, madri con bambini, aziende – annuncia il vicepremier -. Da modello di degrado, grazie all'impegno di tutti, Zingonia diventerà un modello di buon governo e di soluzione dei problemi».

Torri del degrado, la «ruspa» di Salvini arriva nella Bergamasca foto 1

La bonifica e la demolizione

Il progetto prevede la cantierizzazione dell'area per 280 giorni: nei primi 90 giorni si svolgeranno le bonifiche dei rifiuti, degli infissi e la derattizzazione. Dopodiché occorreranno due settimane per la demolizione delle torri, costruite negli anni Cinquanta dall'imprenditore visionario Renzo Zingone e da una ventina d'anni immerse in uno stato di degrado. Prima verranno demolite le torri «Anna» e poi le torri «Athena»: al pianterreno di queste ultime è ancora presente e aperto un centro culturale islamico per il cui spostamento la procedura non si è ancora conclusa.

La scritta in arabo su cui ironizza Salvini

Mentre prosegue il suo giro di ricognizione, al minuto 2:05 del video, il vicepremier viene attratto da una grande scritta in arabo tracciata sul muro di una palazzina. «Credo che dica – ironizza Salvini – "benvenuto Matteo" o "Grazie ministro"». In realtà, il testo riporta un modo di dire che spesso si legge nelle città arabe: «La pulizia viene dalla fede, la sporcizia viene dal diavolo». Dunque, si trattava piuttosto di un invito a non sporcare il posto, indirizzato a chi viveva o frequentava l'area delle torri del degrado.

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