Il giallo del patrocinio della presidenza del Consiglio al Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona
Manca poco al 13° Congresso Mondiale delle Famiglie che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo. L'eventovedrà la partecipazionedi associazioni anti-abortiste, anti-femministee anti-divorziste: in qualità di relatori interverranno anche il ministro degli Interni Salvini e il ministro della Famiglia Fontana.Il congressoha già attirato molto critiche, ma quello che continua ainfiammare il dibattitoè il presunto patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Lo stop di Spadafora
Secondo il deputato 5 stelle Vincenzo Spadafora, sottosegretarioalla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega ai giovani e alle pari opportunità, il patrocinio sarebbe stato firmato dal capo di gabinetto del ministro Fontana, senza seguire la normale proceduraper ottenere l'autorizzazione ufficiale della presidenza del Consiglio.
Il patrocinio della presidenza del Consiglio
ll deputato pentastellato, ha preso le distanze dal Congresso di Verona. Con lui Stefano Buffagni, sottosegretario con delega agli Affari Regionali e Autonomi:«C'è stato un tempo in cui le donne più emancipate e gli omosessuali venivano bruciati sui roghi. Pare qualcuno abbia nostalgia di quel periodo oscuro. Non io!», ha scritto.
La smentita della presidenza del Consiglio
In una nota pubblicata il 2 marzo, Palazzo Chigi aveva fatto sapere che«la Presidenza del Consiglio non ha mai ricevuto nessuna richiesta di patrocinio per ilWorld Congress of Families, in programma a fine marzo a Verona, né quindi ha potuto mai concederlo», ma sul sito dell'evento continua aessere presente il logo del Consiglio dei ministri, accompagnato dalla scritta «Ministero della famiglia». Dopo qualche orail logo scompare dal sito del Congresso.
Tra i patrocini non compare più quello della presidenza del Consiglio
«Il logo genericamente superiore»
Alla richiesta di chiarimenti, Jacopo Coghe, vice presidente del tredicesimo Congresso Mondiale delle Famiglie, ha spiegato che Lorenzo Fontana può patrocinare eventi in qualità di ministro della Famiglia, ma non può concedere il logo perché il suo ministero è senza portafoglio: «Per questo abbiamo usato il logo gerarchicamente superiore, quello della presidenza del Consiglio. Nessuno – continua Coghe -ha mai vantato il patrocinio della Presidenza del Consiglio. Queste sono solopolemiche strumentali».
La locandina del Congresso
Il giallo
Ma nella vicenda, che pare un nuovo capitolo della contrapposizione fra gli alleati di governo, si apre un giallo. Sono infatti fonti del ministero della salute a riferire che al «consiglio al World Congress of Families di Verona non risulta nessuna revoca» del Patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri.Le stesse fonti, inoltre, fanno trapelare che è «spiacevole» che questa notizia «emerga mentre il ministro Lorenzo Fontana e il Dipartimento Famiglia sono in viaggio per New York per un evento all'Onu sul tema della conciliazione dei tempi famiglia-lavoro».