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Il Cardinale George Pell condannato a 6 anni di carcere per pedofilia, ne rischiava fino a 50

13 Marzo 2019 - 01:52 Redazione
La colpevolezza di Pell è già stata riconosciuta in primo grado lo scorso dicembre, ora è arrivata  l'entità della condanna: sei anni, con pena minima di tre anni e otto mesi

Il Cardinale George Pell è stato condannato a 6 anni anni di carcere per pedofilia con pena minima di 3 anni e 8 mesi. Pell rischiava fino a 50 anni. L’entità della pena è stata comminata nell’ambito di un’udienza trasmessa in diretta televisiva mondiale, nel County Court dello Stato di Victoria, in Australia. La colpevolezza del 77enne Pell era già stata riconosciuta in primo grado ma mancava all’appello l’entità della condanna. Lo scorso dicembre, Pell è stato giudicato colpevole di abusi sessuali su due coristi e chierichetti di 13 anni, abusi compiuti negli anni ’90 quando era arcivescovo di Melbourne.

Colpevole di «crimini efferati»

Il Cardinale ha sempre negato ogni addebito e ha contestato la condanna della corte. Al momento, però, risulta essere stato giudicato colpevole dai giudici australiani ed è stato rinchiuso in carcere. A pronunciare il verdetto il giudice Peter Kidd che ha riconosciuto Pell colpevole di «crimini efferati», ma ha tenuto conto anche che il Cardinale ha condotto altrimenti una «vita irreprensibile». La Corte australiana ha inoltre permesso alle emittenti televisive di essere presenti in aula per poter trasmettere l’evento in diretta tv mondiale, una decisione molto probabilmente presa proprio per dare rilevanza a quella che può essere definita una sentenza storica e clamorosa nell’ambito delle varie inchieste sulla piaga della pedofilia tra gli uomini della Chiesa.

Gli altri casi di violenza sessuale

Il Cardinale Pell, tra gli uomini più potenti della Chiesa australiana, è al momento ritenuto colpevole per aver abusato sessualmente dei due chierichetti di 13 anni dopo una messa domenicale celebrata nel dicembre 1996 nella cattedrale di St. Patrick. Inoltre, secondo le accuse, sarebbe anche responsabile di aver molestato uno dei due ragazzi all’inizio del 1997. Non ci sarebbe solo la condanna penale per Pell: il padre di uno dei due coristi abusati sessualmente morto per overdose di eroina nel 2014 – sta intentando causa di risarcimento sia contro il cardinale che contro la Chiesa cattolica. I legali di Pell hanno nel frattempo presentato ricorso per presunte gravi irregolarità processuali: le udienze di appello sono previste per il prossimo 5 giugno. Intanto, anche il Vaticano si è mosso, avviando l’iter dell’indagine canonica e dell’eventuale processo in sede di Congregazione per la Dottrina della fede. Nel caso se ne riscontrassero gli elementi, l’azione potrebbe portare alle dimissioni di Pell dallo stato clericale.

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