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Sfera Ebbasta, il nuovo singolo contro la gogna: «Se tuo figlio spaccia non è colpa mia»

13 Marzo 2019 - 08:24 Redazione
A distanza di tre mesi dalla strage di Corinaldo, il trapper si difende dalle accuse mediatiche: «Ti do il benvenuto in Italia / il Paese che non ci mette la faccia / se tuo figlio spaccia è colpa di Sfera Ebbasta / non di tutto quello che gli manca»

Il trapper Sfera Ebbasta ha pubblicato il suo nuovo singolo, Madamoiselle, che contiene chiari riferimenti alla gogna mediatica alla quale è stato esposto in questi mesi. Ne sono passati tre dalla strage alla Lanterna Azzurra, il locale a Corinaldo (Ancona) in cui nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 persero la vita cinque ragazzi e una mamma. Le cause non sono ancora state chiarite. In questi tre mesi, Sfera Ebbasta, che quella sera sarebbe dovuto salire sul palco del locale, si è vistopuntare il dito contro da chiunque. Una chitarra elettrica nell’intro del pezzo rompe il silenzio (artistico). E subito dopo la voce del trapper: «Ti do il benvenuto in Italia / il Paese che non ci mette la faccia / se tuo figlio spaccia è colpa di Sfera Ebbasta / non di tutto quello che gli manca».Il singolo era stato anticipato conun video pubblicato su Instagram, e da una foto sfocata in cui si intravede il trapper fare il dito medio.

«La mia faccia è in copertina solo per copertura», continua il testo della canzone. Già cinque giorni fa, l’8 marzo, Gionata Boschetti (vero nome di Sfera Ebbasta) aveva postato un video su Instagram con una descrizione che, col senno di poi, ha anticipato l’uscita del brano: «Se tuo figlio spaccia è colpa di Sfera Ebbasta?». Nel video Sfera sfogava la sua frustrazione: «La situazione sta diventando tragica e ridicola. Sono mesi che mi sveglio e ogni giorno trovo il mio nome sulle pagine dei giornali o nei servizi dei tg, diffamato gratuitamente». I problemi dopo la sera di Corinaldosono continuati fino alla più recente esclusione dalla giuria di The Voice, il talent-show in onda sulla Rai, decisa dall’amministratore delegato della rete Fabrizio Salini. Il motivo? Sempre quello: la pericolosità dei testi delle sue canzoni. «In un paese come l’Italia dove ci sono miliardi di problemi – aveva detto nello stesso video il trapper – non ha niente di meglio da fare che analizzare i miei testi?».

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