Si intitola «I Love You» il nuovo singolo di Ghali. Dove lo ha presentato? Al carcere di San Vittore
Esce il nuovo singolo del rapper Ghali, classe 1993, cresciuto nel quartiere di Baggio, alla periferia di Milano. Il brano si intitola I Love You e per presentarlo ha scelto un pubblico sui generis in un posto imprevedibile: una sessantina di detenuti under 25 del carcere di San Vittore di Milano. Dice Ghali che la sua è una esplicita lettera d’amore indirizzata a un carcerato immaginario: può essere una sorella, un papà, un amico.
E la sua è davvero una canzone d’amore, un progetto che gli sta a cuore: non a caso, se digitate il titolo del singolo su YouTube, apparirà – per ora – non il singolo, ma solo interviste dedicate a detenuti con storie molto diverse tra loro. Ghali intervista Veruska, una mamma che sta scontando la sua pena; poi Karim, Elisa.
Perché un carcere? E perché San Vittore? Perché lì era detenuto suo padre, e da bambino Ghali andava a trovarlo spesso. Quell’esperienza gli ha restituito immagini molto forti che rivive ancora oggi. Ma il padre non è l’unica ragione: Ghali sa di avere carisma, di irretire, e così usa il suo talento come arma per combattere i pregiudizi legati alla detenzione.
Pregiudizi che spesso aggravano la situazione di chi dietro le sbarre o arranca per potersi reinserire nella società. E poi, facendo riferimento al lato più artistico di tutta la faccenda, è grazie alle visite fatte a suo papà nel periodo della detenzione che ha scoperto per la prima volta, grazie al figlio di un detenuto che stava con lui, cosa fosse la beatbox.