«Ne**o di m****»: insulti razzisti al portiere 14enne, l’arbitro sospende la partita
Ennesimo caso di razzismo nel mondo del calcio. Questa volta a farne le spese è stato unportiere 14enne di origini sudamericane. Durante la partita della categoria Giovanissimi (14-15 anni) ASD Cairese- Priamar Savona, il ragazzino è stato vittima di insulti da parte di una ventina di tifosi della squadra di casa (ASD Cairese). A causa dei cori razzisti la partita è stata sospesa per ben due volte dall’arbitro.
Le parole della madre del ragazzo vittima di razzismo
La madre Ada, intervistata da media locali, ha dichiarato: «Mio figlio è ferito e amareggiato, è un episodio vergognoso che non merita altri commenti se non un intervento deciso della Federazione, non si possono accettare certi episodi».La donna ha poi continuato: «Da madre ho insegnato ai miei figlil’educazione, cosa che evidentemente si sta perdendo.Nessuno degli adulti presenti allostadio è intervenuto per fermare i cori razzisti e questo è ancora più disdicevole», ha poi concluso.
Le testimonianze dell’allenatore e del direttore generale della Priamar
Anche Luca Fiorio, allenatore della Priamar Savona, è amareggiato: «Quel drappello di ragazzi che continuavano ad insultare e scimmiottare insulti a matrice razziale è stata una cosa che mi ha ferito dentro».Parallelamente, il direttore generale della squadra ospite ha dichiarato: «È stato veramente spiacevole. Ci tengo a precisare che la Cairese non è colpevole, i dirigenti hanno fatto di tutto per tranquillizzare la situazione. Anche l’arbitro è stato in gamba. Il nostro portiere ha dimostrato grande maturità e ha proseguito a giocare. L’accaduto, però, deve far riflettere».
Le scuse dell’ASD Cairese
L’ASD Cairese, la cui tifoseria è rea di aver perpetrato gli insulti razzisti nei confronti del giovane portiere, attraverso un comunicato pubblicato sul proprio sito e sulla propria pagina di Facebook, si è scusata con il giovane ragazzo, condannando l’atteggiamento avuto sugli spalti da «pseudo tifosi».
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L’intervento di Simone Valente (M5s)
Sulla vicenda è intervenuto anche Simone Valente (M5s), sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri: «Gli insulti razzisti al giovanissimo portiere del Priamar sono una vergogna che non può lasciarci silenti. Ho chiesto al presidente della Figc Gabriele Gravina di intervenire immediatamente. È ancora più grave perché stiamo parlando di ragazzi molto giovani e quindi è nostro compito intervenire immediatamente per sradicare alla base questi episodi di razzismo intollerabili».
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