Chi ci sta bucando le nuvole?
In un video datato 7 marzo 2019 che comincia a circolare in questi giorni nei social, si vedrebbe un «misterioso» buco nel cielo ripreso da un’auto. Chi riporta il filmato sostiene che proviene dagli Emirati arabi. Se facciamo una ricerca in rete scopriamo che i cieli sono «pieni di buchi» avvistati in giro per il Mondo, logicamente rappresentano uno spettacolo che può sembrare insolito e straordinario, tanto ch'è difficile resistere alla tentazione di fotografarli e pubblicarli.
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Il "mistero" delle nuvole col buco
Il problema è che poi c’è chi specula su queste immagini, dando per scontato che la Scienza non dia risposte, così i teorici delle scie chimiche inquadrano questi fenomeni tra i presunti piani di «geoingegneria» legati alle scie chimiche e a chissà cos’altro, spesso con riferimenti a non meglio precisate influenze elettromagnetiche del progetto «Haarp». In realtà si trattava di un complesso di antenne situato in Alaska (ormai chiuso da tempo), il cui scopo era studiare come migliorare le comunicazioni radio.
Nuvole bucate per colpa del progetto Haarp, secondo i teorici delle scie chimiche
Nel mondo degli ufologi invece si sostiene che possa trattarsi di mezzi alieni, o segnali che questi ci inviano in qualche modo. A questo punto entra in gioco anche la possibilità – oggi accessibile a molti – di aggiungere effetti speciali a foto e filmati, magari mostrando misteriose luci che girano attorno ai bordi di questi «buchi misteriosi», come scoprì nel settembre 2017 il debunker ufologico Scott Brando:
https://twitter.com/statuses/903675752780107776
Cosa sono allora quei misteriosi buchi nel cielo? O forse dovremmo precisare: a essere forate, a ben vedere, sono le nuvole. Il fenomeno è già ben noto ai meteorologi, si tratta dei «Fallstreak hole», previsto per altro nel «processo di Wegener-Bergeron-Findeisen», verificabile anche in laboratorio.
Detta in maniera estremamente semplificata, se una nuvola viene investita dalla precipitazione di cristalli di ghiaccio, questi ad un certo punto aderendo alle gocce d’acqua generano un’ulteriore precipitazione, che «buca» la nuvola. Questo fenomeno può essere favorito anche dal passaggio di un aereo. Non è necessario organizzare piani governativi o ricevere visite da altri mondi perché questo fenomeno si generi.