Di Maio espelle subito De Vito: «Vergognoso e moralmente basso»
Luigi Di Maio ha espulso Marcello De Vito, il presidente dell'Assemblea Capitolina arrestato la mattina del 20 marzo con l'accusa di corruzione ed esponente storico dei 5 Stelle a Roma. Secondo il pm, De Vito avrebbe preso delle tangenti per facilitare la costruzione dello stadio dell'AS Roma (la società non è coinvolta nelle indagini).
È la prima volta che il Movimento 5 stelle espelle un suo esponente senza prima passare dal Collegio dei Probiviri, l'organo – composto da 3 membri che si siano distinti «per imparzialità, saggezza e rettitudine morale» – chiamato a esprimersi su questioni etiche e sulla condotta dei rappresentanti del Movimento.
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Di Maio: «È una questione di responsabilità politica e morale»
«Quanto emerge in queste ore oltre a essere grave è vergognoso, moralmente basso e rappresenta un insulto a ognuno di noi, a ogni portavoce del Movimento nelle istituzioni, ad ogni attivista che si fa il mazzo ogni giorno per questo progetto. Non è una questione di garantismo o giustizialismo, è una questione di responsabilità politica e morale: è evidente che anche solo essere arrivati a questo, essersi presumibilmente avvicinati a certe dinamiche, per un eletto del MoVimento, è inaccettabile», ha scritto Di Maio su Facebook.