Il mistero del video fantasma. Forse l’autista non lo ha mai fatto
Il conducente del bus che il 20 marzo ha sequestrato e rischiato di uccidere 51 bambini ha davvero girato un video per spiegare le ragioni del gesto? In un primo momento il fatto è stato dato per certo: a confessarlo, secondo la procura, era stato lo stesso Ousseynou Sy.
Ma di quel video, per il momento, non c'è traccia. Né sul computer, né sul cellulare, che è bruciato insieme al resto del bus, né sul canale YouTube "Paul sy", che l'autista condivideva con i familiari, né sui server di Google.
Google smentisce l'esistenza del video
Fonti della procura fanno sapere di aver contattato Google per avere conferma dell'esistenza del video e di aver ricevuto una risposta negativa. Le ipotesi sono due: Ousseynou Sy potrebbe aver millantato di aver girato un video, seguendo il modus operandi dei lupi solitari autori degli attentati.
Oppure potrebbe aver girato il video senza salvarlo su nessuno dei suoi dispositivi. L'esistenza del video confermerebbe una volta di più la premeditazione.
Gli elementi a carico di Ousseynou Sy
Ma gli elementi che fanno pensare che Ousseynou Sy avesse pianificato l'attentato non mancano: l'autista aveva con sé due taniche di benzina, degli stracci, le fascette con cui ha chiesto a un insegnante di legare i polsi degli studenti e due grossi accendini.
Ousseynou Sy si trova ora a San Vittore, dove il 22 marzo il giudice per le indagini preliminari dovrebbe procedere con l'interrogatorio di garanzia per la convalida dell'arresto. L'avvocato dell'autista ha chiesto una perizia psichiatrica, che la procura non ha ancora accordato.