La prefettura di Cremona valuta la concessione della cittadinanza a Rami
La prefettura diCremonaha richiesto al Comune di Crema il certificato di nascita di Rami – il ragazzino che ha salvato i compagni di scuola dal dirottatore Ousseynou Sy chiamando di nascosto le forze dell'ordine – per valutare l'eventuale concessione della cittadinanza in anticipo rispetto alle tempistiche di legge. A dare la notizia è statail sindaco di Crema, Stefania Bonaldi al suoarrivo alla scuola mediaVailati, l'istitutodove è atteso questa mattina il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti.
Secondo il primo cittadino di Crema, però, non solo Rami ma tutti gli alunni si sono dati da fare per sventare la tentata strage di San Donato Milanese:«C'era chi distraeva l'attentatore, chi contribuiva a nasconde i telefoni. Credo sia stato il messaggio piùimportante: si sono salvati insieme».In queste ore si sta molto discutendo della concessione della cittadinanza italiana al bambino-eroe che ha contribuito a salvare la vita dei compagni di classe e a evitare quella che avrebbe potuto essere una vera e propria tragedia.
«Incontrare Salvini? Una bella cosa»
Il ragazzo ha 13 anni, è nato in Italia e non ha ancora potuto richiedere la cittadinanza italiana. Potrà farlo soltanto dopo aver compiuto 18 anni, sempre che il Governo non decida di concederla prima.«Non ho fatto quello che ho fatto per farmi dire che sono un eroe, l'ho fatto per salvare più persone possibili. Ho salvato tante famiglie e tante persone», ha detto Rami, felice per l'incontro promesso dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini.«È bello ricevere un invitoda lui, è una bella cosa».
Il vicepremier Luigi Di Maio ha dichiarato di essere d'accordo con la concessione della cittadinanza a Rami, mentre Matteo Salvini al momento sembra ancora dubbioso. Il ministro dell'Interno, rispondendo a una domanda sul tema, ha dichiarato:«Sarei felicissimodi dare lacittadinanzaitaliana a Rami e stiamo facendo tutti gli approfondimenti del caso per verificare che non ci siano problemi: farò sapere nelle prossime ore, spero che questi ragazzi abbiano il loro giusto riconoscimento. Lacittadinanzaè preziosa, per questo come Lega abbiamo sempre detto di no alle scorciatoie o allacittadinanzain regalo come i biglietti del luna park. Si può dare e si può anche togliere».
Le telefonate dei ragazzi
A salvare i compagni«disubbidendo» alle direttive del dirottatoreOusseynou Sy sono stati Rami e Adam, chiamando i soccorsi con il cellulare. Il primo è riuscito ad avvertire i carabinieri e a chiedere aiuto senza farsi sentire dall'uomo che li aveva presoin ostaggio.«Non è un film, non possiamo perdere la vita», ha detto il tredicenne alle forze dell'ordine, aggiungendo: «Il guidatore, ha un coltello in mano, veloce, c'è per terra della benzina, non resistiamo più». Adam, invece, ha chiamato la madre e al telefono le ha detto:«Mamma, siamo in un pullman, ci stanno uccidendo, ci stanno portando in un posto sconosciuto, ci vogliono uccidere tutti, mamma, aiutami».