Nasce «Spìcciati», il nuovo modo di sbarazzarsi delle monetine creando economia
Se le conosci le eviti: si potrebbe riassumere così la relazione che abbiamo noi italiani con le monetine in rame delle quali, di solito, non vediamo l’ora di disfarci. In Italia ne girerebbero – secondo una stima – 7 miliardi, per un valore complessivo di 198 milioni di euro. A quanto pare pure la Zecca ha risentito dei malumori che quel fastidioso tintinnio ramato ci provoca, e così, dal primo gennaio 2018 ha smesso di produrre monete da 1 e 2 centesimi.
Poi l’Associazione Start Italy ha avuto l’idea: raccogliere le monete per finanziare progetti legati al mondo dei giovani, a creazione di nuove imprese e creare posti di lavoro. Il progetto si intitola Spìcciati ed è stato presentato il programma di “reclutamento monete” al ministero per le Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo. Come destinatarie sono state scelte le tabaccherie soprattutto per il folto numero – ce ne sono 56 mila sparse per tutto lo stivale – e l’accessibilità.
Chi vuole, -dal primo maggio- potrà entrare in una tabaccheria e lasciare lì, in salvadanai preposti, le proprie monetine. Una volta al mese ciascun salvadanaio sarà ritirato per essere sostituito con uno nuovo; la cifra raggiunta e aggiornata potrete trovarla sul portale del progetto.
Nota per i più giovani: dal prossimo settembre partiranno i bandi cui potersi candidare per presentare le proprie idee; le aree tematiche per presentare la propria proposta riguardano Life Science, Bio-economia, Turismo, Industria Culturale e Creativa, Energy e Social Innovation. Spìcciati nasce dopo un lavoro di progettazione durato tre anni, ed è totalmente no profit.