Basilicata al voto: sfida tra M5s e Pd per arrivare secondi
Ancora un voto, ancora un test elettorale – l'ultimo, prima delle cruciali elezioni europee: si sono aperte stamane, domenica 24 marzo, alle 7 le urne in Basilicata. C'è tempo per votare fino alle 23, e lo spoglio comincerà subito dopo: le prime proiezioni sono attese per mezzanotte.
La coalizione di centrodestra è data per favorita, e se le attese venissero confermate la Basilicata diventerebbe la sesta regione – dopo Alto Adige, Friuli, Molise, Abruzzo e Sardegna – dove il centrodestra, con la Lega capo coalizione, vince, dalle elezioni politiche del 4 marzo 2018.
La sfida è particolarmente complicata per il Movimento cinque stelle che qui, alle politiche, ha davvero sbancato con il 40,3%.
Quasi 600mila gli elettori aventi diritto, mentre 4 sono i candidati in lizza (e 20 i componenti del consiglio regionale, 7 in provincia di Matera e tredici in provincia di Potenza.
Si vota su un’unica scheda che indica nome e cognome dei candidati alla carica di presidente, i contrassegni delle liste o della lista singola che lo appoggiano, affiancati da due righe per esprimere l’eventuale voto di preferenza.
È possibile votare per il candidato presidente e, in questo caso, il voto non si estende alle liste collegate. È anche possibile votare per un candidato presidente e per una lista, tracciando un segno sul nome del candidato presidente e un segno sul simbolo della lista collegata, oppure una sola delle diverse liste collegate.
Il voto, in questo caso, si estende non solo al candidato governatore, ma anche a una delle liste che lo appoggiano. La preferenza data a più liste collegate allo stesso candidato presidente verrà attribuita solo a quest’ultimo.
I candidati
Antonio Mattia, 47 anni, laureato in giurisprudenza, è il candidato del Movimento 5 Stelle. Nella vita fa il gestore di un centro ludico-ricreativo per bambini e famiglie a Potenza. È stato scelto con 320 voti attraverso una consultazione interna.
Il centrodestra propone Vito Bardi, ex generale della Guardia di Finanza: 78 anni, originario del potentino, napoletano di residenza – e grande tifoso del Napoli. Bardi ha la bellezza di quattro lauree e molti riconoscimenti in carriera. Nei giorni scorsi è salita alle cronache Gerarda Russo, candidata della Lega al Consiglio regionale in Basilicata, per le sue parole: «Se è fascista chi lotta per il popolo, io sono fascista».
Il centrosinistra partecipa con il 61enne Carlo Trerotola, farmacista di Potenza, che arriva alle urne con il sostegno di molte liste, anche di Liberi e Uguali (il segretario Roberto Speranza è di qui).
Nei giorni scorsi, Il Secolo d'Italia aveva pubblicato una foto di una tessera dell'Msi firmata dallo stesso Giorgio Almirante e con il nome del candidato di centrosinistra. «Quella tessera è un fake, un falso, come è falso che Carlo Trerotola sia mai stato iscritto al Msi», ha detto Trerotola. La fake news nasce probabilmente anche dal fatto che il il padre, Nicola Trerotola, ha militato nel Movimento sociale.
Ansa|Tony Vece/Ansa | Il segretario nazionale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, a Potenza per sostenere il candidato del centrosinistra, Carlo Trerotola
Non partecipa alla coalizione che sostiene Carlo Trerotola Sinistra Italiana, che insieme ad altre liste civiche, ha optato per la presentazione di un'altra lista, Basilicata Possibile: è quella che sostiene il quarto candidato in lizza, Valerio Tramutoli, 71 anni, docente di fisica dell’Università della Basilicata, è originario di Potenza.
L'importanza di essere secondi
Quelle di oggi in Basilicata sono anche le prime elezioni dopo l'inizio dell'era Zingaretti alla guida del Partito Democratico. Oggi il centrosinistra governa in nove regioni: se a vincere fossero gli avversari di centrodestra avverrebbe il sorpasso, con 10 regioni al centrodestra.
In Basilicata il centrosinistra vince da 24 anni, dal 1995. Recuperare la sfida sembra difficile, ma viste le cattive acque in cui ha navigato finora, per il Centrosinistra sarebbe importante persino piazzarsi secondo e non terzo, rispetto ai Cinque Stelle.
Di certo, il Pd arriva a questo voto con un'eredità difficile: Marcello Pittella, presidente uscente eletto nel 2013 e fratello dell'europarlamentare Gianni Pittella, negli scorsi mesi è stato messo ai domiciliari nell'ambito di un'inchiesta sulla sanità.