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Israele risponde ad Hamas: missili su Gaza. Netanyahu: «Non esiteremo a entrare»

25 Marzo 2019 - 21:01 Redazione
La mattina del 25 gennaio un missile partito da Gaza ha colpito un'abitazione a Mishmeret, non lontano da Tel Aviv. Il primo ministro israeliano ha interrotto il suo viaggio a Washington D.C. per preparare un'offensiva

Malgrado l'annuncio giunto da Hamas di un cessate il fuoco mediato dall'Egitto, sono proseguiti nella notte gli attacchi di Israele a Gaza. Dalla Striscia – aggiorna la radio militare – sono stati lanciati verso Israele una sessantina di razzi che non hanno provocato vittime. Da parte sua – aggiungono fonti militari – Israele ha colpito ''obiettivi terroristici''. Nelle località israeliane vicine a Gaza le scuole sono tenute oggi chiuse, per ragioni prudenziali.

Benjamin Netanyahu è negli USA e avvisa Hamas

Nel frattempo il premier Benjamin Netanyahu – che ieri è stato ricevuto da Donald Trump in un incontro in cui il presidente Usa ha firmato una dichiarazione con cui riconosce la sovranità israeliana sul Golan – sta adesso rientrando in Israele, dove e' atteso nella tarda mattinata.

Una visita, quella negli Stati Uniti, molto strategica dal punto mediatico in vista delle elezioni che dovrebbero aver luogo in Israele tra due settimane, Il primo ministro israeliano ha poi avvertito Hamas: «Non esiteremo a entrare e a fare tutti i passi necessari collegati alla sicurezza di Israele».

Finora non si hanno notizie di vittime

Lunedi notte l'esercito e l'aviazione israeliana hanno cominciato a bombardare diversi obiettivi in tutta la Striscia di Gaza, in risposta al lancio di un missile da parte di Hamas, l'organizzazione politica e militare palestinese che controlla la zona. Il missile si è schiantato su una abitazione a Mishmeret, a una trentina di chilometri da Tel Aviv, ferendo 11 persone.

Finora non si hanno notizie di vittime, ma le due popolazioni hanno cominciato a prepararsi a una lunga offensiva: diverse città israeliane hanno aperto i rifugi pubblici. Gli abitanti della striscia di Gaza, invece, secondo il canale Twitter Gaza Report, hanno cominciato a fare scorta di cibo.

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Colpito il quartier generale segreto dell'intelligence di Hamas

Israele ha colpito almeno 10 obiettivi di Hamas, tra cui l'edificio del leader dell'organizzazione, Ismail Haniyeh, che non era all'interno, e il "quartier generale segreto" dell'intelligence. Dopo la controffensiva israeliana, Hamas ha risposto con un altro lancio di razzi, diretti nel sud del Paese.

Lo scontro è nato anche perché dopo aver lanciato il missile, Hamas non ha emesso un comunicato ufficiale per spiegare le ragioni dell'offensiva. Alcune fonti avevano smentito informalmente che si trattasse di un'azione premeditata o di una dichiarazione di guerra. È stato ipotizzato che l'attacco potesse essere una rappresaglia per il ferimento di 12 prigionieri di Hamas nelle carceri israeliane.

Le truppe israeliane verso Gaza

Il lancio del razzo nell'entroterra israeliano è un colpo non soltanto al sistema difensivo, che mette in evidenza possibile falde nella sicurezza, ma anche nella psiche del Paese, che non è abituato a essere colpito così in profondità. Anche la Farnesina ha commentato l'accaduto, condannando il lancio di missili dalla Striscia di Gaza, ribadendo il diritto di Israele all'auto-difesa e invitando le parti a evitare un’escalation.

In seguito all'attacco Israele ha fatto chiamare le riserve che operano con il sistema di difesa missilistico Iron Dome, ha ordinato l'apertura dei rifugi anti-aereo e mandato le truppe verso Gaza, facendo presagire un'offensiva che durerà diversi giorni.

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