Bocciato ancora l’accordo di May. Ora solo due possibilità: Hard Brexit o permanenza nella Ue
Il 29 marzo, per la terza volta, è stato respintol'accordo sulla Brexitdi Theresa May. Adesso sembrano essere due le alternative per il Regno Unito, o Hard Brexit, o il Paese resterà nell'Unione europea.
Westminster ha bocciato, per l'ennesima volta, l'accordo che il primo ministro TheresaMayaveva raggiunto con l'Unione europea. Una sconfitta netta, 344 no al suo "deal" contro 286 sì. May ha subito commentato dicendo che la decisione del Parlamento avrà gravi conseguenze. L'Unione europea non è disponibile a rinegoziare l'accordo.
Ecco le possibili opzioni che restano sul tavolo: un'uscita basata sull'accordo stretto dalla May. Una Brexit senza accordo (no-deal), elezioni generali nel Regno unito e un nuovo referendum sull'uscita. Intanto, dato che le istituzioni europeenon dovrebbero cambiare la propria posizione, il 22 maggio resta la data in cui il Regno Unito dovrà lasciare l'Unione.
Dura la posizione dell'Europa: «Alla luce della bocciatura dell'accordo di divorzio da parte dei Comuni, ho deciso di convocare un vertice Ue il 10 aprile», ha detto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.
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In una nota la Commissione europea ribadisce l'indisponibilità a trattare: «Lo scenario no-deal a partire dalla mezzanotte del 12 aprile è ora quello più probabile – scrivono da Bruxelles -Accordi settoriali e parziali non sono un'opzione praticabile. I benefici dell'accordo di recesso raggiunto lo scorso novembre, compreso il periodo transitorionon potranno applicarsi in alcun caso».
«Dopo questo voto, il Regno Unito potrebbe dover prendere parte alle elezioni europee di maggio -ha detto May ai membri dellaCamera – ho paura che abbiamo raggiunto il limite delle procedure possibili per questa Camera».
Jeremy Corbyn ha chiesto aMay di:«accettare che il Parlamento non voterà mai il suo accordo». Il leader dei laburisti e gli esponenti del Partito Nazionale Scozzese invocano le dimissioni del primo ministro e di tornare a nuove elezioni.
Dimostranti fuori dal Parlamento, a Londra
Mentre la polizia chiudeva la piazza davanti al Parlamento britannico, dove si stavano radunando i manifestanti, il primo ministro Theresa May aveva chiuso il dibattito con un discorso conciliante:«Se volete portare a termine la Brexit, questo è il momento. Se avete a cuore l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, approvate la mozione – ha detto con tono appassionato-È la cosa giusta per il nostro Paese, è la cosa giusta per le nostre istituzione e, con tutto il mio cuore, raccomando questa mozione alla Camera dei Comuni».