Brescia, Salvini diventa un fantoccio e brucia nel “Rogo della Vecchia”
Un volto gigante, una barba appena accennata e una divisa verde con uno stemma sul petto. Sopra solo la scritta «Casa Faugn». Una caricatura di Matteo Salvini in formato fantoccio, data alle fiamme la sera del 28 marzo a Brescia, durante il tradizionale Rogo della Vecchia. Tutto è successo nel quartiere Carmine, luogo multietnico, ed è stato organizzato dal Gruppo de Noalter che ha voluto lanciare con questo gesto lo slogan «Bruciamo il razzismo».
Il Rogo della Vecchia è una cerimonia che si può collegare al rito della Giubiana, una tradizione molto diffusa nel nord Italia in cui a fine gennaio vengono bruciati dei fantocci. I significati attribuiti a questa cerimonia sono diversi a seconda della città. A Brescia avviene sempre a metà della Quaresima.
Foto Ansa |Il fantoccio di Salvini bruciato nel quartiere Carmine di Brescia
Le immagini del rogo, pubblicate dal Giornale di Brescia, sono andate ben oltre i confini della città lombarda. Gli organizzatori si sono difesi spiegando che: «L'idea è combattere il clima di razzismo e l'avanzata della destra estrema. Non vogliamo bruciare nessuno, sappiamo che si tratta di un gesto inaccettabile. Abbiamo voluto solo sensibilizzare su questi temi».
Il ministro dell'Interno era già stato trasformato in un fantoccio altre volte. A fine gennaio una sagoma bianca con scritto «Salvini» era già stata gettata nel Brembo, il fiume che scorre accanto a Bergamo. All'inizio dello scorso anno a Busto Arsizio, sempre durante una feste collegata alla Giubiana, i militanti Movimento Giovani Padani avevano dato fuoco a dei fantocci con le sembianze di Laura Boldrini e Paolo Gentiloni.