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Camera penale di Napoli contro Di Maio: «Uso irresponsabile della Giustizia per creare consenso»

29 Marzo 2019 - 21:16 Felice Florio
Il vicepremier aveva criticato l'azione dei giudici del tribunale del Riesame sulla scarcerazione di uno dei presunti stupratori della stazione sulla Circumvesuviana. L'organizzazione degli avvocati penalisti protesta: «Inaccettabile il comportamento di autorevoli esponenti del governo»

L’Unione delle camere penali, organizzazione che rappresenta gli avvocati penalisti italiani, si è schierata contro Luigi Di Maio e il suo post su Facebook pubblicato il 28 marzo. Il vicepremier aveva criticato l’operato del tribunale del Riesame in merito alla scarcerazione di due «presunti stupratori».

«Ora, non sta a me entrare nel merito della decisione presa, ma permettetemi di dire che è una vergogna che, a poche settimane dalla violenza, due di quei tre delinquenti siano già liberi di andarsene in giro a farsi i cavoli propri».

https://www.facebook.com/LuigiDiMaio/posts/2177462268956974

Gli avvocati penalisti affermano in una nota: «La Giunta della Camera Penale di Napoli denuncia ancora una volta l'inaccettabile comportamento di autorevoli esponenti del governo che, attraverso il ricorso a messaggi avulsi da ogni considerazione articolata e destinati a raggiungere il più vasto numero di cittadini, in un clima di perenne campagna elettorale e di facile caccia al voto, denota un irresponsabile uso della giustizia quale strumento di creazione del consenso».

Luigi Di Maio fa riferimento ai tre ragazzi tra i 18 e i 20 anni accusati di aver stuprato una ragazza nell'ascensore della stazione ferroviaria di San Giorgio a Cremano. La 24enne è stata violentata nel tardo pomeriggio dello scorso 5 marzo mentre si trovava nella stazione della Circumvesuviana, linea che collega Napoli con i paesi alle pendici del Vesuvio.

https://twitter.com/statuses/1103282218712092672?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed&ref_url=https%3A%2F%2Fd-28399295604085127.ampproject.net%2F1903262220080%2Fframe.html

I penalisti accusano poi Di Maio «di aver duramente attaccato la decisione del Tribunale del Riesame di Napoli di scarcerare un altro dei sospettati di aver perpetrato una violenza sessuale in un ascensore della Circumvesuviana – le cui motivazioni, peraltro, non sono ancora note – colpevole unicamente di non aver assecondato l'ansia colpevolista di parte dell'opinione pubblica, formulando sconcertanti affermazioni con le quali definisce delinquenti cittadini italiani che la nostra Costituzione impone di considerare non colpevoli e nei cui confronti non esiste neanche una provvisoria affermazione di responsabilità, invocando addirittura il carcere quale unico luogo dal quale poter esercitare il diritto di difesa per chi sia accusato di reati sessuali».

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«La Camera penale di Napoli – continuano gli avvocati – nell'esprimere piena solidarietà ai magistrati del Tribunale del Riesame di Napoli ed ai Colleghi, stigmatizza ancora una volta comportamenti che paiono dimentichi dei più elementari principi di civiltà giuridica posti a presidio dei diritti di libertà dei cittadini, del diritto di difesa e del doveroso rispetto da osservarsi nei confronti della giurisdizione; e che, inoltre, contribuiscono a creare un clima sociale di forte tensione nel Paese, e ad ingenerare un diffuso sentimento di sfiducia nella Giustizia e nelle decisioni della Magistratura, oltre ad una generale insofferenza nei confronti dell'esercizio delle prerogative difensive».

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