Elezioni europee: Lega al 32%, Pd e Cinque Stelle al 20%. Testa a testa per il secondo posto
Il Parlamento europeo ha diffuso le proiezioni ufficiali sulle elezioni europee del prossimo 23-26 maggio. I dati sono una sintesi di tutti i sondaggi ufficiali fatti a livello nazionale e vanno presi con le molle per due motivi. Il primo: sulla configurazione del prossimo Parlamento europeo pesa l’incognita Brexit. In caso di uscita senza accordo del Regno Unito dall’Unione europea, il numero il numero dei parlamentari passerebbe da 751 a 705; alcuni gruppi come l’Efdd, quello in cui milita l’Ukip di Nigel Farage, potrebbero scomparire ridisegnando la mappa delle alleanze.
Il secondo: ci sono partiti come Vox, En Marche di Macron o Fidesz di Orbàn che non hanno ancora una collocazione definitiva. En Marche cinque anni fa non esisteva. La sua adesione a un gruppo anziché a un altro potrebbe spostare i seggi e alterare la configurazione fotografata dalle proiezioni di marzo (l’ipotesi più probabile comunque è che si unisca ai liberali dell’Alde). Fidesz invece potrebbe uscire dal Partito Popolare Europeo spostando i suoi voti su un altro gruppo.
I sovranisti non sfondano
Fatte queste premesse, entriamo nel vivo. Come ampiamente previsto, rispetto alle elezioni del 2015 le forze europeiste (il partito popolare europeo, i socialdemocratici, l’Alde e i Verdi) perdono molti seggi: 70, per la precisione. Il blocco sovranista ed euroscettico (formato dai conservatori dall’Ecr, dagli eurocritici dell’Efdd, il gruppo del M5s e dello Ukip e dai sovranisti dell’Enf, il gruppo di Salvini e Le Pen) ne perde 10 e resta sostanzialmente stabile al 20% (anche se c’è, come spiegato, l’incognita Vox e Fidesz).
Per la prima volta, come anticipato con le proiezioni di febbraio, popolari e socialdemocratici non avranno i numeri per controllare il Parlamento, ma alleandosi con Alde e considerando anche il probabile supporto di Macron, potrebbero ottenere la maggioranza con 6 seggi su 10. Il blocco sovranista, conservatore ed euroscettico dovrebbe ottenere invece 2 seggi su 10.
Chi sale, chi scende in Europa
Rispetto alle proiezioni di febbraio, l’Efdd – il gruppo di cui fa parte il Movimento 5 stelle – perde 9 seggi, un calo importante rispetto agli altri. L’Enf (Salvini-Le Pen) guadagna due seggi, mentre popolari e social democratici guadagnano 9 seggi a testa. Nel caso dei socialdemocratici è decisivo il contributo del Partito Democratico, che i sondaggi nazionali danno ormai a pari merito col Movimento 5 Stelle.
Chi sale, chi scende in Italia
La media dei sondaggi nazionali conferma le proiezioni anticipate da La7 due settimane fa: per la prima volta negli ultimi anni, il Pd ha raggiunto il Movimento 5 Stelle. Ma è una gara per il secondo posto. La Lega si conferma primo partito col 32,2%, staccando gli avversari di 12 punti.