Scontri tra polizia e manifestanti antifascisti a Padova
Le prime immagini e video su Twitter mostrano le forze dell’ordine scagliarsi con violenza contro i manifestanti. Alcuni agenti li colpiscono con i manganelli nel tentativo di far indietreggiare il corteo pacifico. Sullo sfondo si intravedono le bandiere di Possibile, il movimento fondato da Giuseppe Civati, ex dem. Si tratta della contromanifestazione anti-fascista, organizzata a Padova per protestare contro la decisione del Questore di far sfilare il movimento neo-fascista Forza Nuova, radunatosi nella città veneta per manifestare, in occasione del Congresso delle famiglie di Verona, contro la legge 194 sull’aborto.
Un’autorizzazione data soltanto al movimento di destra, ma non alla contromanifestazione antifascista, che ha deciso di presentarsi comunque a Padova. Lo stesso Civati nei giorni precedenti aveva incalzato i militanti del suo movimento, affermando: «Ora, ci sono due cose da fare. Primo: andarci tutti lo stesso, con la Costituzione in mano. Secondo: chiedere le dimissioni del Prefetto. Il fascismo è finito nel 1945. E basta».
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Non era bastato però neanche il «no» del sindaco Sergio Giordani a far cambiare idea al Questore Paolo Fassari, per cui l’assenza del «reato di opinione» in Italia è ragione sufficiente per far sfilare il movimento di chiara ispirazione fascista. Ai contro-manifestanti invece non sarebbe stato concesso il diritto di manifestare in base a un diverbio sull’itinerario. Tra i presenti alla contromanifestazione non soltanto i militanti di Possibil,e ma anche altri gruppi antifascisti, tra cui i membri del centro sociale padovano Pedro.
Twitter |Contromanifestazione antifascista a Padova.