Verona, Congresso delle famiglie. Gandolfini: «Aborto è omicidio»
Il Congresso delle Famiglie è iniziato. Città -quella di Verona- blindata, giornalisti blindati in una sala stampa con divieto di uscire. La manifestazione, che si concluderà domenica con la marcia del popolo del Family Day, ha esordito oggi con il tema dell'aborto. A fare dichiarazioni in prima persona su questo tema è stato Massimo Gandolfini, presidente del Family Day, nonché uno dei principali esponenti pro-life.
«L'aborto è l'omicidio di un bambino in utero, e la legge 194 è stata applicata soltanto negli articoli che permettono la soppressione di una vita e non in quelli aiutano la maternità», ha detto Gandolfini. Poi ha attaccato la senatrice Pd Cirinnà, rea – secondo il presidente del Family Day- di aver ironizzato sul motto «Dio, Patria e Famiglia» durante una manifestazione, facendosi immortalare mentre reggeva un cartello. L'ha definita: «Indegna della sinistra».
Diversa è la posizione sulla legge 194 -oltre che sull'omosessualità- per il governatore del Veneto, Luca Zaia: «Non si tocca e se esiste una patologia è l'omofobia, non l'omosessualità». Tra le presenze registrate al convegno anche Forza Nuova che ha dichiarato marcerà insieme ai pro-life e agli esponenti del Family Day, domenica. A Verona non ci sarà invece il presidente del Consiglio: «Non andrò al convegno prima di tutto perché non sono stato invitato», ha detto Giuseppe Conte: «Ma non ci deve spaventare il fatto che circolino idee. Vediamo quali saranno e poi valuteremo».