Verona, il gadget che vale più di mille commenti
Not in my name. Ditelo dove volete, come potete, ma ditelo
«Hai tra le mani la riproduzione di un bambino alla decima settimana di gravidanza. Gli abbiamo dato un nome, Michele. Per la legge italiana sull'aborto si può terminare la vita del bambino entro la tredicesima settimana di gestazione ma anche oltre. Quindi Michele può essere ucciso. Michele rappresenta tutti i bambini nel grembo materno che non possono ancora far sentire la loro voce. Aiutaci a salvare Michele!».
La foto e il testo non hanno bisogno di commenti. Questo congresso di Verona ha il patrocinio del ministero della famiglia del governo italiano. Non c'è bisogno di aggiungere nulla, ma solo di ribadire: Not in my name. Ditelo dove volete, come potete, ma ditelo.
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