Salvini: «Adoro Terzani come scrittore». Ma a Udine i leghisti non cambiano idea sul premio
Non deve «emigrare», ma il contributo resta fortemente ridimensionato: non cambia idea il sindaco leghista di Udine sul festival dedicato a Tiziano Terzaninemmeno dopo le parole del suo segretario di partitoMatteo Salvini. Il leader del Carroccio, in un'intervista radiofonica ha dichiarato «di aver letto tutti i libri di Terzani. Lo adoro come scrittore e ne ho ammirato le gesta come uomo, senza entrare nel merito delle scelte politiche».
«Non ho seguito la vicenda di Udine – ha aggiunto respingendo l'ipotesi che la decisione sia stata presa dopo la candidatura della vedova dello scrittore nella lista civica che sostiene la candidatura di Dario Nardella a Firenze – l'approfondirò, ma io rispetto il lavoro dei sindaci, anche se ribadisco a me Terzani come scrittore piace un sacco».
14 maggio 2018, Udine. Foto tratta dal profilo twitter di Salvini
Pietro Fontanini, ex presidente della provincia e sindaco di Udine da quasi un anno, non ha fatto attendere la sua risposta:«Se Salvini ha qualcosa da chiedere, sono a sua disposizione e lo aspetto se vuole venire, sarei lieto di incontrare qui a Udine il ministro dell'Interno, magari proprio in occasione del festival vicino/lontano». Schermaglie interne al Carroccio che ricordano tempi passati, mentre oggi Salvini è impegnatosoprattutto nel confronto/scontro con gli alleati di governo.
Il primo cittadino, classe 1952, èmolto vicino a Roberto Maroni; aveva vinto le elezioni per poco meno di 300 voti, ma in campagna elettorale aveva promesso di intervenire sul premio Terzani.«Non capisco le polemiche sollevate da questa riduzione di contributo (da 30mila a 10mila euro, ndr) – ha proseguito il sindaco -, dal momento che il finanziamento del comune incide poco sul festival, che ha un budget di oltre 200mila euro e che viene sostenuto soprattutto dalla Regione».