Verona: dopo le urla, le scuse. Il videomessaggio del fan di Salvini alla dirigente Digos
Aveva urlato:«Uno di noi, Salvini uno di noi», col braccio sinistro teso, come allo stadio. Poi, allontanandosi insieme a un amico,aveva mostrato il fondoschiena. Non solo ai due manifestanti contrari al Congresso delle Famiglie con cui aveva da poco finito di discutere, ma (forse per caso) anche a una dirigente della Digos che lo stava seguendo a poca distanza. E che lo aveva invitato più volte afarla finita. A quel punto il ragazzo le si era avvicinato con fare minaccioso, continuando per un po' a urlarle addosso, prima di andare via.
A poco più di un giorno di distanza, l'atteggiamento da bullo è scomparso. Il fan di Salvini ha cambiato volto. E in un videomessaggiopubblicato sul quotidiano veronese L'Arena, erivolto proprio alla dirigente della Digos, chiede scusa 4 volte nell'arco di 56 secondi:«Chiedo scusa alla dirigente della Digos come già ieri mi sono scusato, ma non è da me, non è comportamento da me. Purtroppo passando di lì sono stato attaccato da una coppia di manifestanti».
Open ha intervistatouno dei manifestanti citati dal ragazzo: si chiama Angelo e ha raccontato di aver ricevuto insulti e minacce di morte proprio dai due ragazzi. Una vicenda su cui, con molta probabilità, farà luce la magistratura (Angelo ha annunciato che denuncerà i presunti aggressori).
Il videomessaggio prosegue:«Sono deluso per il mio comportamento – dice -. Chiedo scusa ancora a tutti, alle persone che conosco e che sanno che non sono quel tipo di persona. Spero non sia passato un brutto messaggio. Chiedo scusa all'agente, ma come avete visto ho anche subito esposto il mio documento, gli ho dato ragione, ho detto che ho rispetto per la divisa. Non era mia intenzione mancare di rispetto. Scusatemi».