Polonia, falò contro la stregoneria: preti bruciano i libri di Harry Potter, Osho, Twilight (e non solo)
Quella descritta da Ray Bradbury nel suo romanzo Fahrenheit 451 era una società distopica, un tuffo nel futuro dove leggere libri sarebbe diventato un reato. Un romanzo di fantascienza che in Polonia si è trasformato in realtà: domenica 31 marzo un gruppo di preti cattolici ha deciso di bruciare i libri che incoraggerebbero la stregoneria. Le foto della pila di libri sono state pubblicate su Facebook, dove tre preti nella città di Koszalin, nel nord della Polonia, hanno acceso un falò con alcuni tra i titoli più amati dalle giovani generazioni, come Harry Potter. Già, tra le letture incriminate spunta quello del mago di Hogwarts. Secondo i preti favorirebbe la blasfemia e porterebbe alla perdizione.«Non ho incontrato nessuno che stuprerebbe, ucciderebbe o ruberebbe nel nome di Harry Potter. Ma nel nome della Bibbia? Certamente. Cattive notizie gente».
Lo scorso mese il clero polacco è finito al centro di uno scandalo per pedofilia dopo la pubblicazione, da parte della Chiesa, di svariati documenti che testimonierebbero l’abuso di minori da parte di 400 preti tra il 1990 e il 2018. Un altro utente, citando il poeta tedesco Heinrich Heine, ha scritto: «Dove i libri sono bruciati, alla fine, anche le persone lo saranno». Non è la prima volta che la saga di Harry Potter viene presa di mira da preti ultra cattolici. Nel 2016, varie organizzazioni e agenzie russe avevano prodotto Bambini Contro le Stregonerie, un cartone dove vengono raccontati i tentativi dell’occidente e della Nato, nonché di Harry Potter, di corrompere i bambini in età scolastica in Russia.Sulla loro pagina Facebook i preti hanno riferito di «obbedire alla Parola».