Studentessa muore di meningite. Era vaccinata? Facciamo chiarezza
Si chiamava Halle O’Brien ed è morta a soli 19 anni al Royal Liverpool Hospital a causa di una meningite dovuta a una iniziale setticemia. Il fatto avvenne nel gennaio scorso, ma solo da pochi giorni abbiamo maggiori informazioni sulle circostanze del decesso.
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Secondo quanto riportano anche diverse testate italiane, la ragazza risultava vaccinata contro la malattia. In realtà su questo punto si è fatta un po’ di confusione. Halle O’Brien sicuramente si era sottoposta a un vaccino contro il meningococco, mentre il patogeno che ha causato la sua scomparsa si è rivelato essere lo streptococco del gruppo A.
L’errore nel riportare la notizia, col rischio che possa essere usata per alimentare le solite tesi no-vax, è stato segnalato dai debunker del blog Dottor Uranium. Effettivamente sono stati proprio i famigliari della ragazza a sostenere che la loro figlia è stata vaccinata contro il meningococco.
Ma le circostanze del decesso sono ben più complesse e ancora poco chiare. La polizia di Liverpool inizialmente sospettava che la ragazza fosse morta per una «overdose di droga», mentre il mese scorso il coroner Andre Robello ha stabilito il decesso per «cause naturali». Il medico ha poi chiarito meglio in tribunale:
Questa era chiaramente una tipica setticemia e Halle è morta per cause naturali. Si è trattato di una fatale infezione da streptococco e non si può dire che si sarebbe potuta evitare.
Maggiori chiarimenti li possiamo trovare in un articolo pubblicato il primo aprile nel sito della Meningitis research foundation. Lo streptococco del gruppo A può causare diversi tipi di infezioni – solitamente lievi – in adulti e bambini.
Raramente causa invece complicazioni piuttosto gravi, quali la polmonite, la setticemia, la sepsi e infine la meningite. Ad oggi è possibile vaccinarsi contro quattro tipi mortali di meningite e setticemia causate dal meningococco, non per quelle dovute allo streptococco del gruppo A.
Halle sarebbe morta improvvisamente di meningite «nonostante il vaccino» secondo i tabloid inglesi
L’ex fidanzato Eddie Roonedy aveva pubblicato su Facebook un post il 25 marzo, dove ricorda le prime bufale che sono circolate attorno alla morte di Halle, dando per assodati quelli che erano solo dei sospetti a caldo degli inquirenti: ovvero che la ragazza fosse morta a seguito di un’overdose di droga.
La pezza però è stata anche peggio, perché sostenere che fosse vaccinata contro la meningite è in questo caso un dato superfluo, che senza la giusta contestualizzazione suggerisce addirittura l’inutilità delle vaccinazioni contro la meningite.
Sarebbe come sostenere che una ragazza è morta di incidente stradale in moto pur indossando il casco, senza specificare che magari si trattava di un casco da ciclista. In nessuna delle parole usate da Eddie nel ricordare la ragazza si cita il fatto che fosse stata vaccinata, mentre critica l’uso poco delicato che i media hanno fatto della tragedia.
https://www.facebook.com/eddie.rooneyjnr/posts/2216003038438483
La perdita è un evento incredibilmente delicato e personale in cui gli individui hanno bisogno del tempo necessario e unico, dello spazio e di altri mezzi per superare a modo loro. Tuttavia, questo non è stato concesso alla nostra famiglia, in quanto le mani indiscrebe dei giornalisti di Liverpool Echo si erano alzate e avevano pubblicato un articolo che induceva l’opinione pubblica a sostenere che la causa della morte di Halle era una overdose di droga.