Zingaretti: «Garantiremo obbligo vaccinale». Barillari: «Provaci, non sai che ti aspetta»
Discutono su tutto, ma su una cosa Lega e Cinque Stelle (almeno una parte) sembrano andare d’accordo: l’obbligo vaccinale, previsto dalla legge Lorenzin per i bambini e i ragazzi da 0 a 16 anni, va eliminato. L’emendamento alla nuova legge sui vaccini, voluta dalla ministra della Salute Giulia Grillo, è stato presentato dai vertici della commissione sanità in Senato – il presidente Pierpaolo Sileri (M5s) e la vicepresidente Maria Cristina Cantù (Lega) – e da un’altra senatrice leghista, Sonia Fregolent. L’articolo 7bis, introdotto con l’emendamento, abrogherebbe quel passaggio della legge Lorenzin che impone ai genitori a presentare i certificati vaccinali. L’obbligo è scattato il 12 marzo e ha lasciato fuori dai cancelli molti studenti. L’emendamento firmato Lega-Cinque Stelle ha suscitato, come è ovvio, molte polemiche, anche all’interno del Movimento. La posizione ufficiale del Movimento è quella della ministra Grillo, che in passato ha detto di voler mantenere l’obbligo solo per il vaccino contro il morbillo.
Da Palazzo Madama, la protesta ha raggiunto anche il palazzo della Regione Lazio: il presidente e neosegretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha scritto su Twitter che farà di tutto per mantenere l’obbligo vaccinale nel Lazio, anche se la legge sui vaccini dovesse passare così com’è. Gli ha risposto, e i toni non sono certo concilianti, il consigliere 5 stelle Davide Barillari: «Provaci. E non sai nemmeno a quale livello di guerra andrai incontro». Dopo lo scontro con Zingaretti, Barillari ha rilanciato vari tweet, alcuni apertamente novax, come questo. Le sue posizioni sui vaccini, del resto, sono note da tempo. In passato Barillari ha sostenuto che la politica venga prima della scienza e ha minacciato di inviare una diffida a tutte le Asl che avessero bloccato i bambini non in regola con i certificati vaccinali.