Corsi per curare gli omosessuali: l’iniziativa della diocesi spagnola
Il vescovato di Alcalá de Henares, vicino a Madrid, offre dei corsi per guarire dall'omosessualità e ora è sotto inchiesta. Lo ha scoperto un giornalista di El Diario che si è infiltrato nelle lezioni tenute dai prelati della Diocesi.
Nei libri di testo consegnati agli allievi, l'omosessualità viene considerata come una conseguenza di un trauma – un abuso sessuale o un cattivo rapporto con i genitori – che ha impedito di coltivare la mascolinità.
La legge spagnola proibisce «la promozione e la realizzazione di terapie di conversione allo scopo di modificare l'orientamento sessuale o l'identità di genere». La Diocesi ha confermato al giornale spagnolo di aver tenuto dei corsi di educazione sessuale, non dei corsi di riabilitazione.
Secondo il vescovato di Alcala, «la disinformazione gay ha portato molti giovani a pensare che devono essere accettati. Questo li condanna a una vita di sofferenza, di menzogna, di degradazione e morte». Queste parole sono sul sito ufficiale della Diocesi da cui è possibile accedere a tutti i tipi di materiale omofobo.
Secondo il materiale raccolto dal giornalista spagnolo «il percorso per lasciare l'omosessualità» sarebbe lento e «deve essere combinato con la psicoterapia, le letture e le attività da completare a casa. La prima raccomandazione durante l'incontro è smettere di usare materiale pornografico».
José Antonio Reig Pla, il capo della Diocesi, non è nuovo a queste tesi. Nel 2012 aveva chiesto a genitori che avevano avuto figli omosessuali di cercare «l'aiuto di persone qualificate per fornire loro tutto il sostegno possibile». Nel 2008, quando era vescovo di Cartagena, aveva cercato di lanciare una campagna per promuovere la verginità, contro l'aborto e i matrimoni gay.