Juventus-Cagliari, cori razzisti contro Kean. Il presidente del Cagliari: «Troppi moralismi. Solo una strumentalizzazione»
Ancora cori razzisti negli stadi. Durante la partita di Serie A tra Juventus e Cagliari, il “predestinato” e giovane attaccante dei bianconeri Moise Kean è stato vittima di buu e ululati razzisti. I giocatori della Juve si sono subito lamentati con l’arbitro, che si è limitato a richiamare la curva. Dopo aver segnato il secondo goal, Kean ha risposto agli insulti andando a festeggiaresotto la curva del Cagliari, fermandosi con le braccia aperte in segno di sfida.
La posizione di Giulini
Secondo il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, quelli contro Kean non erano cori razzisti. «Mi dispiace perché ho sentito troppi moralismi. Se avesse segnato Bernardeschi sarebbe successa la stessa cosa. Fino al gol non era successo niente. Non strumentalizzate la cosa», ha detto Giulini, che ha invece criticato la reazione del giovane azzurro. «Kean ha sbagliato e me lo hanno detto anche i giocatori della Juve. Il Cagliari rifiuta le accuse di razzismo. Io ho sentito soprattutto dei fischi, sarebbero arrivati ugualmente a tutti gli altri giocatori. Se ci sono stati degli ululati sono da condannare».
Bonucci bacchetta Kean
Più mite il commento del compagno di squadra Leonardo Bonucci: «Moise sa che ha sbagliato, perché bisogna esultare con la squadra dopo un gol, senza provocare nessuno», ha dichiarato il difensore al termine della sfida vinta dalla Juventus. «Dopo quell’esultanza si sono alzati dalla curva dei buu razzisti, anche Matuidi ha sentito e si è lamentato molto, ma le colpe sono sia di Kean che dei tifosi. Noi dobbiamo essere da esempio in campo, bisogna guardare avanti e crescere sia noi giocatori che tutto il sistema calcio. Queste cose non dovrebbero mai più accadere», ha chiarito Bonucci. Già nel gennaio del 2018 un altro calciatore della Juventus, Matuidi, era stato oggetto di insulti razzisti da alcuni tifosi del Cagliari.