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Pistoia, bulli su vittima di 15 anni. Per il consiglio tutti bocciati. La preside: «Un mese di sospensione»

03 Aprile 2019 - 18:16 Redazione
L'avevano legata con lo scotch e le avevano imbrattato il volto con scritte ingiuriose: per il consiglio d'istituto 30 giorni di sospensione in cui dovranno presentarsi a scuola per aiutare gli studenti con difficoltà di apprendimento e, a fine anno, l'insufficienza in condotta. Ma il direttore scolastico frena

Per il consiglio d'istituto avrebbero dovuto essere tutti bocciati: bulli e vittima del grave episodio avvenuto durante l'assemblea d'istituto del liceo artistico Petrocchi di Pistoia il 28 marzo scorso. Una decisione, quella presa ieri 3 aprile, che voleva essere esemplare: un mese di sospensione con obbligo di presentarsi a scuola per svolgere attività socialmente utili, insufficienza in condotta e quindi bocciatura a fine anno.

La posizione della preside

Ma non è dello stesso avviso la preside del liceo, Elisabetta Pastacaldi, che frena: «Le sanzioni prese ieri sono già esecutive, e sono diversificate secondo la gravità dell'azione commessa», ma  «non ci sarà nessuna bocciatura automatica: bisogna tener presente che ci sono le vacanze di Pasqua in mezzo, poi ci sono anche i sabati e le domeniche nel conteggio, quindi effettivamente perderanno una quindicina di giorni di scuola, non di più ».

I ragazzi, quindi, non necessariamente dovranno ripetere l'anno: «Se studiano – continua il dirigente scolastico – e durante il mese di maggio si danno da fare assolutamente non saranno bocciati. Anche il voto di condotta non sarà 5, con il quale verrebbero automaticamente bocciati, mentre non si boccia col 7». Gli studenti, tutti di quindici anni, durante il mese di sospensione dovranno comunque presentarsi al liceo senza entrare in classe: dovranno aiutare i ragazzi con problemi di apprendimento e con handicap.

La vicenda finita su Instagram

Dalle immagini acquisite dalla questura di Pistoia si vede la ragazza di quindici anni che ha introdotto whisky e birra nella Cattedrale ex Breda, bevendone durante tutta l'assemblea. Alcuni compagni di scuola hanno approfittato dello stato confusionale e hanno legato la studentessa con dello scotch. Poi l'hanno portata in giardino, dove l'hanno fatta rotolare nell'erba e dove le avrebbero segnato il volto con scritte offensive fatte con il pennarello. Il tutto filmato e finito su Instagram.

La procura ha aperto un'inchiesta per violenza privata ma, prima che la giustizia faccia il suo corso, la scuola ha già deciso come comportarsi. Sarà punita anche la ragazza il cui comportamento è stato giudicato altrettanto grave: l'ubriacarsi durante le ore scolastiche ha spinto il consiglio a comminare la stessa sanzione di chi l'ha derisa e bullizzata.

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