Salvini vuole tornare in Ghana e ripropone la sua ricetta per l’Africa
Non dice«aiutiamoli a casa loro» sul palco dell'evento organizzato da Confcooperativesull'Africa, ma Matteo Salvini lo ripete ai giornalisti appena esce dalla conferenza. Sulla situazione della nave Alan Kurdi(della Ong tedesca Sea Eye) che ha soccorso 64 migranti davanti alle coste libiche ripete:«Nave battente bandiera tedesca, Ong tedesca, armatore tedesco e capitano di Amburgo. È intervenuta in acque libiche e chiede un porto sicuro. Bene, vada ad Amburgo».
Sembra, dunque, un copione già visto, tanto che il ministro dell'Interno dice di essere consapevole che sarà indagato altre volte per il comportamento nei confronti delle imbarcazioni di enti no profit che svolgono soccorso nel Mediterraneo. Ma questa volta ha davanti una platea composta quasi esclusivamente da imprese sociali, cooperative e membri delle Ong, così si dà spazio ai distinguo:«Non voglio generalizzare, non tutte le Ong sono uguali ma solo alcune…».
Il vice-premier non finisce la frase, ma ricorda di aver letto dei libri di«intellettuali africani che dicevano 'per cortesia smettetela di aiutarci' perché se ci aiutate in un certo modo ci condannate a vita». Poi annuncia di voler tornare in Ghana, dove era stato circa 24 ore per incontrare il presidente Nana Akufo-Addodichiarando l'impegno italiano a investire in quel Paese.
La conferenza dal titolo «Seminiamo il futuro dell'Africa» finisce con una foto di gruppo con ananas in mano e i rappresentanti della cooperativa che in Togo si occupa della produzione di questi prodotti biologici: varietà pan di zucchero, nome per il mercato«Dolcetto». Già preannunciata la foto sul profilotwitterdel vice-premier per questa sera.