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Il Governo ha davvero abolito il bonus baby sitter e asilo nido?

06 Aprile 2019 - 07:08 Redazione
Nei giorni scorsi si è diffusa la notizia che l'Esecutivo ha abolito un contributo per i neo genitori introdotto nel 2013. Di Maio però ha smentito. Chi ha ragione e chi ha torto?

Negli ultimi giorni il Governo è stato criticato per aver abolito il bonus per gli asili nido e il baby sitting. Il vicepremier Luigi Di Maio ha smentito e ha replicato che al contrario il Governo ha aumentato il contributo portandolo da mille a 1500 euro. Una replica che a sua volta ha attirato nuove critiche da parte di chi ha voluto far notare a Di Maio che i due bonus non sono la stessa cosa. Ma chi ha ragione?

Tutti e nessuno. In realtà, come ha comunicato l’Inps (Istituto nazionale della previdenza sociale) il Governo non ha abolito nessun contributo per baby sitter e asili nido, ma ha semplicemente deciso di non prorogare nella legge di bilancio 2018 la possibilità per le donne di convertire il congedo parentale in voucher per l’acquisto di servizi per l’infanzia e per il baby sitting. 

In sostanza la madre lavoratrice poteva – al termine del congedo di maternità – chiedere di ottenere, al posto del congedo parentale, un contributo per pagare rette dell’asilo o bambinaie. Si trattava di un aiuto mensile, quindi, pari a 600 euro per sei mesi, circa 3.600 euro in totale. Un contributo però, come ha spiegato l’Inps a Open, che non veniva molto sfruttato dai neo genitori. Dei 50 milioni stanziati ogni anno dallo Stato, venivano utilizzati soltanto 23 milioni, meno della metà.

Quello a cui invece fa riferimento Luigi Di Maio è un bonus che fa parte del “pacchetto famiglia” previsto dalla Legge di bilancio. Insieme al bonus bebè, il Governo ha previsto lo stanziamento di ulteriori 500 euro all’anno, rispetto ai mille già previsti, come rimborso ai genitori, da usare per gli asili nido o anche, tramite il libretto famiglia, per pagare la baby sitter. Si tratta di un pagamento una tantum, non quindi di un assegno mensile, per un totale inferiore al contributo baby sitting o asilo nido.

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