Espose un manifesto delle SS: il sindaco di Condofuri diserta l’incontro col comune di Stazzema – L’intervista
Il sindaco di Condofuri, in provincia di Reggio Calabria, è ancora una volta al centro delle polemiche.Dopo aver appeso nel suo ufficio il giuramento il giuramento del battaglione italiano delle Waffen SS, braccio armato delle SS naziste, non si è presentato all’incontro con il sindaco di Stazzema, il comune in provincia di Lucca teatro di uno degli eccidi più atroci dei nazisti, avvenuto il 12 agosto del 1944.
Tommaso Iaria, primo cittadino diCondofuri, avrebbe dovuto incontrareil sindaco del paese toscano, Maurizio Verona, il 3 aprile. Una visita organizzata dal gruppo consiliare di minoranza “Inseme si può” e dall’Anpi, l’Associazione Nazionale de Partigiani d’Italia.
«Mi aveva dato disponibilità nel pomeriggio, ma io sono riuscito a passare a Condofuri solo di mattina e lui non si è presentato», ha spiegato Verona a Open.Ad accoglierlo c’erano soltanto i cittadini del paese, che avevano riempito la piazza. «Oggi è una bella giornata», aveva commentatoMimmo Paino, consigliere comunale del paese. «La presenza del sindaco di Stazzema mi inorgoglisce».
ANSA | La fossa comune ricavata davanti alla piazza della chiesa di Sant’Anna a Stazzema
Deluso dall’atteggiamento del sindaco, Verona ha comunque apprezzato la presenza dei cittadini di Condofuri:«Il sindaco ha avuto un atteggiamento deprecabile, mac’è stata anche una comunità che ha reagito in maniera decisa e immediata, condannando e dando vicinanzaai martiri di Stazzema».
«La giunta comunale mi ha accompagnato a vedere la stanza del sindaco, per mostrare che non c’era più il manifesto», ha continuato. «Hanno cercato di minimizzare l’episodio, ma io ho rimarcato che nessuno deve tacere o assecondare certi gesti, perché infangano e calpestano la nostra costituzione».
Verona ha poi anticipato che il 12 aprile incontrerà il presidente della Camera Roberto Fico, per un dibattito sull’antifascismo nel comune toscano.«Stodentro con determinazione nel condannare questi gesti».
Dopo la pubblicazione della notizia delmanifesto delle Waffen-SS, il vicesindaco del comune di Condofuri, Leonardo Filippo Manti, aveva scritto una lettera di scuse indirizzata al sindaco di Stazzema Verona, perché ritenuto «doveroso nei confronti della popolazione di S. Anna di Stazzema e di tutte le vittime innocenti dei crimini nazisti».
«Mio padre partecipò alla Resistenza contro l’occupazione nazista e contro il collaborazionismo fascista e fu riconosciuto partigiano combattente», continuava la lettera. «Sono cresciuto, pertanto, avendo sempre presenti i valori portati avanti dalla Resistenza».