Mattarella in Giordania, un gruppo di turisti italiani lo accoglie cantando l’inno di Mameli
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la sua visita alla Cittadella di Amman, sito storico della capitale giordana, si è imbattuto in un gruppo di turisti italiani che, dopo averlo riconosciuto, hanno intonato l’inno italiano. «Grazie presidente per quello che fa per noi», hanno detto i turisti piemontesi. Mattarella si è intrattenuto con i connazionali salutandoli uno ad uno. Subito dopo il presidente Mattarella ha lasciato l’antica acropoli Omayyade e romana per raggiungere il palazzo reale dove avrà un colloquio con il re Abdullah II.
Martedi 9 aprile, durante il suo primo giorno in Giordania, Mattarella ha deciso di recarsi al campo profughi di Zaatari: «L’esperienza di questo campo è straordinaria. È una città con una sicurezza di servizi e un’assistenza di prim’ordine, è l’esempio di come va gestito un campo profughi». Il campo ospita 80mila rifugiati, molti dei quali fuggiti dalla guerra in Siria iniziata nel 2012 ed è, insieme al Libano e alla Turchia, tra i Paesi che ospitano il maggior numero di profughi.
«Voglio esprimere la mia grande ammirazione per come la cooperazione giordana e l’Onu hanno organizzato un campo così grande», ha detto Mattarella che poi ha ringraziato la Giordania per l’accoglienza ai siriani. «Ringrazio – ha detto il capo dello Stato – e ribadisco l’impegno dell’Italia a continuare a contribuire ad aiutare la Giordania nella speranza di intensificare questa solidarietà».
Credits Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev