Salvini diserterà la festa della Liberazione: «Non mi interessa il derby fascisti-comunisti»
«Il 25 aprile ci saranno i cortei, i partigiani e i contro partigiani. Siamo nel 2019 e mi interessa poco il derby fascisti comunisti: mi interessa il futuro del nostro paese e liberare il nostro Paese dalla camorra e dalla Ndrangheta».
Così nella sua diretta su Facebook il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini,ha motivato la sua decisione di essere nel giorno del 25 aprile a un corteo Antimafia a Corleone, la cittàdi Totò Riina e di tutti i capi della Cupola siciliana negli anni delle stragi.
«La lotta a camorra, ndrangheta e mafia è la nostra ragione di vita – aveva anticipato Salvini dopo aver partecipato alla festa della Polizia -.Il 25 aprile non sarò a sfilare qua o là, fazzoletti rossi, fazzoletti verdi, neri, gialli e bianchi. Vado a Corleone a sostenere le forze dell’ordine nel cuore della Sicilia».
Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
In realtà da quando è segretario della Lega Salvini non ha mai partecipato a manifestazioni celebrative del giorno della liberazione. Ma fa notizia oggi il fatto che da ministro della Repubblica teorizzi la neutralità e l’equidistanza tra chi celebra la lotta di liberazione e chi vuole ricordare il fascismo.
«Noi ci auguriamo che il ministro dell’Interno sia in prima fila per combattere la criminalità organizzata tutti i giorni, come purtroppo sembra non fare – ha protestato il parlamentare del Pd, Emanuele Fiano – ma il 25 aprile è il giorno della Liberazione. Cioè della rinascita della democrazia nel nostro Paese e ogni vero amante della nostra Repubblica dovrebbe onorarlo senza ma e senza se».