Toti: «Salvini è mio amico. Sogno un centrodestra unito»
Non si muove da Forza Italia il governatore ligure Giovanni Toti.«Complice anche la mia mole che mi aiuta a stare fermo»: così scherza l’ex direttore di Studio Aperto, passato alla politica su invito di Silvio Berlusconi e diventato negli anni uno dei principali riferimenti per iil gioco di sponda della Lega, a margine della presentazione della possibile candidatura del pesto ligure a patrimonio Unesco, a Montecitorio. Dove arrivano sia il ministro dell’Interno, che il presidente del Consiglio Conte.
«Salvini è un mio amico» spiega Totiche era stato applaudito sul palco della kermesse leghista di Pontida e di quella più recente di Fratelli d’Italia, a Torino. Per questo, molti esponenti del suo partito lo consideravano ormai prossimo all’uscitada Forza Italia: una versione che il governatore ligure smentisce, rincarando la dose con un tweet dedicato alla collega Mara Carfagna.
Che bello leggere la #rassegnastampa guardando i tetti di #Roma. E scoprire i sogni dell’amica Carfagna: che Toti se ne vada da #ForzaItalia e dirigenti nominati. Magari lei, no? Continuiamo così… facciamoci del male. pic.twitter.com/MjtRclkZk4
— Giovanni Toti (@GiovanniToti) 16 aprile 2019
E mentre gli altri partiti ufficializzano i candidati alle Europee, in Forza Italia si scatena la battaglia internaa poche ore dalla consegna delle liste.«Avevo consigliato a Berlusconi di non candidarsi solo perché la campagna elettorale per le Europee è molto caotica. Ma ho anche detto che Berlusconi ha tutto il diritto di tornare a una carica elettiva e noi lo sosterremo».