Tria: «L’aumento dell’Iva è confermato in mancanza di alternative». Ma cosa vuol dire?
«Ci sono tutte le premesse per un bellissimo 2019». 1 febbraio 2019. Il premier Giuseppe Conte al giornalista Alessandro Poggi. Questa dichiarazione, estratta dall’intervista trasmessa al programma Povera Patria, in onda su Rai 2, aveva fatto molto discutere. Nelle ultime settimane era stata ripresa parecchio, in chiave ironica.Soprattutto dopo che il Fondo Monetario Internazionale aveva abbassato le stime di crescita del nostro Paese. Lo spettro delle recessione cominciava ad aleggiare tre le pagine dei giornali e i corridoi di Montecitorio.
Poi qualche dato positivo.Bloomberg pubblica un grafico intitolato Italy’s Tiramisù dove riporta gli ultimi dati pubblicati dall’Eurostat: nei primi mesi del 2019 l’Italia è il Paese europeo in cui la produzione industriale è cresciuta dipiù. Questa spinta si è sentitamolto nella mattina di oggi, 17 aprile, quando il ministro delle Economia Giovanni Tria ha presentato alle commissioni Bilancio di Camera e Sanato il Documento di Economia e Finanza.
Il grafico pubblicato da “Bloomberg”
«Il governo non ha affatto peccato di ottimismo», ha dichiarato il ministro. E sul taglio delle stime di crescita da parte del Fondo Monetario Internazionale: «La revisione al ribasso delle stime di crescita risulta pienamente coerente con l’evoluzione della situazione economica generale. Le revisioni si sono rese progressivamente necessarie scontando l’andamento della seconda metà del 2018, inferiore ad attese che avevamo chiaramente indicato come rischi di previsione».
L’Iva per adesso aumenta, ma si cercano altre strade
Il Def, Documento di Economia e Finanza, è il programma economico del governo. Non è una legge, ma deve comunque essere approvato dal Parlamento per definire le linee guida da seguire in tema di economia. Rispondendo alle domande su questo documento, Tria ha spiegato che «la legislazione vigente in materia fiscale è confermata, in attesa di definire, nei prossimi mesi, misure alternative».
Questo vuol dire che per il momento rimane l’aumento dell’Iva, che potrebbe portare nelle casse dello Stato23 miliardi di euro. L’aumento dell’Iva è legato alle clausole di salvaguardia fissate per il 2020: si tratta di tesoretti che vengono impegnati per permettere di rientrare nei margini di bilancio previsti dall’Unione Europea. Di solito riguardano Iva e accise.
Il ministro Giovanni Tria ha confermato la flat-tax
Fissare l’aumento dell’Iva nelle clausole di salvaguardia non vuol dire quindi che l’Iva aumenterà per forza. Una delle parole che più vengono collegate alle clausole di salvaguardia è: “sterilizzazione”. In pratica dopo averle fissate, nel corso dell’anno o alla legge di bilancio successiva, il governo riesce a trovare altri fondi per evitare che le clausole di salvaguardia scattino. Fondi che, al momento, il ministero dell’Economia non è riuscito ancora a trovare.
Intanto arrivano conferme anche sulla flat-tax:«La legge di bilancio del prossimo anno continuerà, nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica definiti nel Def, il processo di riforma della flat tax e di generare semplificazione nel sistema per alleviare il carico fiscale nei confronti del ceto medio».