Verona, perseguitati dall’omofobia, costruiscono una barriera intorno a casa
Fino a poco tempofala villetta di Angelo era protetta da una siepe e un muretto ditrenta centimetri. Negli ultimi giorni a questa piccola barriera se n’è aggiunta un’altra in pannelli d’acciaio, altadue metri e lunga41. Non gli piace esteticamente, si sente in gabbia egli è costataun sacco di soldi. Ma non haavuto scelta.
A settembre – racconta Angelo -un uomo ha fatto irruzione nella sua casa di Grezzana, in provincia di Verona, con una tanica da trentalitri di benzina. È entrato nella notte e ha versato il liquido infiammabile sui muri dicasa. «Penso che sia un miracolo che quell’incendio non sia partito», ha detto Angelo in un’intervista a Open.
Perché tanta violenza? Perché Angelovivecon un altro uomo, a Verona.Fino all’estate scorsa la coppia, sposata in Spagna tre anni fa, non aveva subito particolari molestie. Ma l’11 agosto 2018 Andrea era stato insultato e spintonato in Piazza Bra, mentre rincasava con il compagno, mano nella mano. Uno degli aggressoriè stato identificato e denunciato per lesioni. Dopo il tentativo di irruzione, la coppia non ha avuto più pace.
La mattina dopo il tentato incendio,Angelo hatrovato le ruote della macchina bucate e la casa coperta di svastiche e graffiti: «Culatoni bruciate», «Vi metteremo tutti in una camera a gas». Sono poi seguite lettere di insulti, tra cui una che recitava: «Voi culatoni, negri, ebrei, spastici finirete tutti nelle camere a gas. Viva Mussolini. Viva Hitler».
Ilmese scorso,la statua decorativa che la coppia teneva in giardino è stata decapitata. Il30 marzo, difronte al Palazzo della Gran Guardia di Verona, dove era in corso ilCongresso delle Famiglie, due uomini hannoinsultato e minacciato alcuni manifestanti contrari al congresso. Il giorno dopoha trovato l’ingresso bloccato da una sedia.
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È per questo che Angelo ha voluto costruire una barriera, sebbene l’ok del comune non sia mai arrivato.In compenso è arrivata una raccomandata: la recinzione – c’è scritto – è abusiva e non rispettala distanzadi 150 metri dal ruscello che scorre vicino alla casa. E presto potrebbero arrivare anche le multe.
Angelo ammette che la barriera è fuori legge, ma dice che a spingerlo ad agire è stato un profondo sconforto:«Sono a casa e ho paura, sono fuori e ho paura, anche il rapporto tra me e Andrea si sta logorando perchésiamo tesissimi, per ogni rumore sobbalziamo, litighiamo su chi deve andare a controllare».
Ora la scuola d’arte di Verona insieme a Monica Cirinnà sta facendo una raccolta fondi per installare delle telecamere, ma Angelo non trova pace. L’ostilitàche percepisce lo tiene sveglio la notte. «Il muro non era solo per proteggerci dalle intrusioni, anche dagli sguardi della gente sul nostro giardino».