Europee, ultimo sondaggio prima del voto: Lega stabile, sale il M5s e cala il Pd
Si avvicina il 26 maggio e il momento in cui i politici italiani si sfideranno nuovamente per conquistare la propria fetta diEuroparlamento.
Secondo l’ultimo sondaggio, laLega è destinata a diventare la prima delegazione italiana con 26 seggi (ne aveva 6 nelle ultime europee)e la seconda dell’intero Parlamento europeo, dopo la Cdu-Csu tedesca (che è stimata a 30 seggi). Dunque, una proiezionestabile rispetto alsondaggio di fine marzo.
Guadagna invece un seggio (da 17 a 18) rispetto al sondaggio precedenteil Movimento 5 Stelle, parallelamente a un calo del Partito Democratico che passa da 17 a 16 seggi. Resterebbe stabile la delegazione italiana nel Partito popolare europeo, con 9 seggi, e quella nell’Ecr, il Gruppo dei conservatori eriformisti europei, che conta 4 eurodeputati italiani, così come nelle proiezioni di fine marzo.
Questo è il quadro che emergedall’ultimo sondaggio prima del voto, commissionato dall’Europarlamento, rispetto alla situazione politica italiana. L’Italia continua inoltre a essere assente da tre gruppi parlamentari: daVerdi europei/Alleanza libera europea, da Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica e dal gruppo dell’alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa.
Questione Brexite ricalcolo dei seggi
A differenza dei sondaggi precedenti, queste nuove proiezioni includono l’attribuzione di seggi anche all’Inghilterra, dal momentoche gli eurodeputati britannici parteciperanno alle elezioni europee, essendo fissata al 31 ottobre la prossima data per la Brexit.
Una questione, quella degli europarlamentari inglesi, che ha reso necessario un ricalcolo del numero dei seggi e della loro attribuzione.Con la Brexitsarebbero stati in tutto 705 – e l’Italia ne avrebbe guadagnati tre – senza Brexit il numero dei seggi resta fisso a751.
Gli altri partiti europei
Secondo quest’ultimo sondaggio, il Ppe avrebbe il 24% dei seggi all’Europarlamento. ISocialisti e Democratici dell’S&D avrebbero il 19,8%, limitando così i danni rispetto ai meno 5,7 punti percentuali della proiezione difine marzo, grazie all’arrivodi 20 deputati del Labour che compensano in parte le perdite di altri partiti nazionali.
Paradossalmente, stando alle proiezioni,i britannici – che dovrebbero presto uscire dall’Europa – sono la prima delegazione del gruppo S&D e aloro spetterebbe in teoria la presidenza. Sono seguiti dagli spagnoli, dai tedeschi e dagli italiani.
Il Gruppo dei conservatori e riformisti limita le perdite proprio grazie al rinvio dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea e si attesta all’8,8%. Il Gruppo è frenato dal crollo dei Tories che dovrebbero portare all’Europarlamento una dozzina di deputati.
Il Gruppo dell’alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa è al10,1%, i Verdi sono al7,6%, l’Europa della libertà e della democrazia diretta è al 6% (ha guadagnato +0,5 punti percentuali rispetto a fine marzo).
Nessun impatto degno di nota ha invece il rinvio della Brexit sull’Enf, il gruppo della Lega e del Rassemblement national, che ora è all’8,3% dell’Europarlamento (contro l’8,4% di fine marzo) e dunque ha guadagnato 3,3 punti percentuali rispetto alle elezioni del 2014. Mentre la Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica viene data al 6,1%, in calo di 0,8 punti percentuali rispetto alle precedenti proiezioni.