Il figlio di Arata, che portò Salvini (e Siri) da Bannon, è stato assunto a Palazzo Chigi
Il figlio di Paolo Arata, indagato insieme al sottosegretario alle InfrastruttureArmando Siri ,è stato assunto a Palazzo Chigi. Federico Arata ha firmato un contratto con il Dipartimento di programmazione economica, che è stato appena registrato dalla Corte dei conti. A riferirlo è il Corriere della Sera.
Federico Arata, ex banchiere di Credit Suisseèaccreditato per essere tra i più vicini in Italia aSteve Bannon. E delle relazioni con il leader mondiale del credo sovranista si è giovato anche Siri, che ha accompagnato Matteo Salvini quando i due si sono incontrati.
La vicenda del figlio dell’ex deputato di Forza Italia, assunto a Palazzo Chigi, rischia di essere la scintilla che può far esplodere la polveriera all’interno del governo, dopo le indiscrezioni che danno Salvini sul piede di guerra nei confronti degli alleati e Di Maio che minaccia la crisi di governo e che, come altri esponenti 5 Stelle, chiede le dimissioni di Siri.
La reazione del M5S(e la replica della Lega)
Botta e risposta fra 5 Stelle e Lega sulla vicenda. Prima una nota ufficiale del Movimento 5 Stelle commenta a stretto giro la notizia: «Se quanto riportato dal Corriere della Sera corrispondesse al vero circa l’assunzione di Federico Arata, figlio dell’imprenditore-faccendiere Paolo, da parte del sottosegretario Giancarlo Giorgetti a palazzo Chigi, ci troveremmo di fronte a un vero e proprio caso».
«La domanda che, per una questione di opportunità politica, ci poniamo, – continua la nota – è se Salvini fosse a conoscenza di tutto questo. Ci auguriamo – aggiungono i 5 Stelle – e confidiamo che il leader della Lega sappia fornire quanto prima elementi utili a chiarire ogni aspetto. Non solo al M5S, con cui condivide un impegno attraverso il contratto di governo, ma anche ai cittadini».
Poi, la replica della Lega, sempre attraverso una nota trasmessa da «fonti qualificate» all’agenzia Ansa:«Parlamentari e ministri della Lega continuano a lavorare anche in questi giorni di festa. Non rispondono a polemiche e insulti che si sgonfieranno nell’arco di qualche ora. Federico Arata è persona preparata. Alleghiamo curriculum».
Nato a Genova nel 1985, Federico Arata nel suo curriculum – diffuso dalla Lega – dichiara di lavorare tra Londra e Zurigo. Ha frequentato il liceo Chateaubriand di Roma, poi la Luiss e ha conseguito master a Parigi, Londra e Torino. Parla quattro lingue e capisce l’Urdu. Racconta di aver viaggiato in 123 Paesi, di amare l’alpinismo, le immersioni e la fotografia. Quanto alle esperienze di lavoro, è attualmente impiegato nella Sturgeon Capital, società di investimenti che opera tra Londra e il Pakistan. Ha lavorato per Credit Suisse, con focus sull’Arabia Saudita, per Alzahid Group, Nomura (ex Lehman Brothers e Bnp Paribas.
Le indagini su Siri e Arata
A seguito delle indagini, La Lega frena e difende Armando Siri, sottosegretario alle Infrastrutture e ideologo della flat tax. Ma l’indagine della procura di Roma che ha iscritto il senatore per corruzione non è destinata a fermarsi. Anzi. Il giro di relazioni che potrebbe aver favorito gli interessi di Paolo Franco Arata (a sua volta collegato con un imprenditore colluso con la mafia trapanese) sarebbe anche più ampio.
Se Siri è accusato di aver aiutato gli interessi di Arata nell’eolico, adoperandosi per modificare il Def e il decreto semplificazioni,in cambio di un pagamento di 30mila euro e del sostegno alla nomina a sottosegretario, nel decreto di perquisizione il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Mario Palazzi parlano apertamente delle relazioni di Arata «in ambienti istituzionali e non».
Ma chi è Paolo Franco Arata?
Del resto, Paolo Franco Arata, ormai negli ambienti leghisti era un personaggio più che ascoltato. Genovese come Siri, 68 anni, ex deputato di Forza Italia e, nel 1994, presidente del Comitato interparlamentare per lo sviluppo sostenibile, è stato uno dei sette professori cui Matteo Salvini ha affidato la stesura del programma di governo della Lega.
Anche Siri, come Arata, non è leghista di nascita.Prima di entrare in politica faceva il giornalista a Mediasete da quella esperienza ha tratto la forza affabulatoria che, nel corso del tempo, l’ha reso uno dei personaggi più in vista della nuova Lega.
Secondo il decreto di perquisizione rivolto ad Arata dalla procura di Roma, Siri gli era debitore per quella nomina a sottosegretario– oltre che dei 30mila euro che gli sarebbero stati “dati o promessi” a settembre – e per questo si sarebbe adoperato con i ministeri di Infrastrutture, Ambiente e Sviluppo economico per far approvare i finanziamenti al “mini eolico”.